Arrestato studente 20enne dava la droga ai minorenni

Portogruaro. Il provvedimento dopo la denuncia delle madri: «Rubavano i soldi» Documentati dai carabinieri oltre 200 episodi di spaccio nel giro di dodici mesi

PORTOGRUARO. Colpo grosso dei carabinieri di Portogruaro che hanno arrestato uno studente di 20 anni per spaccio di droga. Documentate circa 200 cessioni di stupefacente a ragazzi anche minorenni alla fine delle lezioni, davanti alle scuole del amndamento.

I carabinieri del nucleo operativo e della compagnia di Portogruaro hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Pordenone, Piera Binotto, nei confronti di un ventenne residente a Portogruaro. A carico del ventenne i carabinieri, coordinati da lungo tempo dal pubblico ministero pordenonese Annita Sorti, hanno raccolto gravissimi elementi indiziari in ordine ad una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare di marjiuana. Numerosi i giovani, e le giovani coinvolti. C'è chi per procurarsi la droga ha svuotato i conti correnti degli ignari genitori. Le indagini erano state avviate nel 2014 dopo la segnalazione di alcune mamme, e anche insegnanti al comando carabinieri di Portogruaro, dalle quali emergeva un preoccupante dilagare dell’uso di sostanze stupefacenti tra minori. Nel giro di poco tempo è stato individuato il giovane spacciatore. Si tratta di un giovane residente nella città del Lemene, anch’esso studente, considerato dai carabineiri come uno dei più attivi e spregiudicati spacciatori della zona. Soprattutto, ha colpito molto anche gli stessi militari il fatto che la clientela a cui si rivolgeva era costituita prevalentemente da persone minorenni, tutti studenti negli istituti superiori di Portogruaro. Tra i drogati anche rampolli della Portogruaro-bene. Una decina i clienti abituali identificati, pronti a spendere anche quotidianamente, diverse decine di euro per garantirsi qualche fumata. Sebbene il “giro di affari” non ammontasse a cifre particolarmente elevate, a preoccupare era però l’iniziazione dei giovanissimi alla droga con la possibilità di fare “salti di qualità” nelle sostanze da assumere, dal momento che il ventenne poteva disporre, sia pure saltuariamente, anche di eroina e cocaina. Il giovane poi spacciava a qualsiasi ora del giorno, anche in luoghi particolarmente sensibili, ovvero nei pressi di istituti scolastici e centri di aggregazione per giovani, come possono essere le parrocchie o gli oratori; o anche le strutture sportive.

Rosario Padovano

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