Arrestato per droga chiede la scarcerazione «Devo dare la maturità»

Oggi l’interrogatorio in carcere di Pietro Manente, 19 anni In caso di conferma della misura chiederà il rinvio dell’orale

jesolo

Chiederà di essere scarcerato, almeno per poter partecipare alla prova orale del suo esame di maturità, in calendario proprio per domani. Pietro Manente, il diciannovenne di San Donà residente a Jesolo arrestato sabato sera sulla Treviso Mare insieme al trevigiano Martino Pivato, sarà infatti interrogato questa mattina all'interno del carcere di Santa Bona dal giudice Angelo Mascolo. Il giovane, assistito dall’avvocato Remo Lot, spiegherà di essere stato solamente alla guida dell'auto all'interno della quale sono stati trovati gli oltre sette chili di marijuana e che non aveva alcuna intenzione di spacciarla. Insieme a lui sarà interrogato anche Pivato, 20 anni. All'interno dell'auto, oltre alla droga, erano stati trovati 3.500 euro in contanti.

Per Manente si profilano ora due ipotesi: la prima è che il giudice Mascolo decida di scarcerare il ragazzo permettendogli in questo modo di poter essere presente a scuola per sostenere la prova. In caso contrario, ossia che il giudice decida di confermare la misura cautelare, potrebbe dunque chiedere alla scuola di posticipare la data della prova in attesa di una nuova misura che scarceri il ragazzo.

Manente è finito in carcere nella notte tra sabato e domenica dopo essere stato fermato da una pattuglia della Squadra Mobile della questura di Treviso. Erano in possesso di oltre 7 chili di marijuana e mezzo etto di cocaina. Alla guida dell’auto c’era proprio Manente (la macchina era di proprietà del padre che ovviamente era completamente all’oscuro di tutto). La marijuana era nascosta nel bagagliaio dell'auto e sotto il tappetino i due ragazzi avevano 3500 euro in contanti.

Quando hanno vista la paletta degli agenti fermi al posto di blocco lungo la Treviso Mare i due giovani hanno iniziato immediatamente ad innervosirsi. Per questo gli agenti hanno deciso di approfondire ulteriormente i controlli e hanno facilmente scoperto le buste nascoste all'interno del bagagliaio. Non solo. È poi rapidamente emerso che i due sono soliti fare avanti e indietro con grande frequenza tra Treviso e la località di mare. Secondo il valore di mercato della droga, la marijuana sequestrata vale circa 70.000 euro, cifra che sul mercato potrebbe anche raddoppiare. —





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