Arrestato il gestore della trattoria da Viola

Quel via vai di giovani, a poca distanza dalla sua abitazione, aveva attirato più di qualche attenzione da parte delle autorità. Visite brevi, solo il tempo di pochi minuti necessari per uno scambio già organizzato. E infatti, durante un controllo sono spuntati fuori nove ovuli di hashish da cento grammi ciascuno e un involucro ben confezionato con quattro grammi di cocaina. Per questo Giuliano Berlendis, 40 anni e titolare della frequentatissima trattoria da Viola in via del Commercio a Marghera, è stato arrestato in flagranza ieri dai carabinieri della compagnia di Mestre per detenzione a fine di spaccio di stupefacenti. Si tratta dell’ennesima colpo delle autorità nel contrasto alla droga nella città di Mestre che, come portato a galla dalle recenti operazioni messe a segno da parte delle forze di polizia e delle sentenze dei giudici di Venezia, si conferma ancora una volta una delle principali piazze dello spaccio del Veneto.
Nel caso specifico, l’operazione che ha portato all’arresto del gestore della trattoria di Marghera è stata realizzata in collaborazione tra carabinieri e agenti delle unità cinofile della polizia locale («Non molliamo!», così il sindaco Brugnaro si è complimentato per l’esito dell’operazione). Da tempo era iniziata infatti un’attività di controllo nei paraggi di alcune palazzine residenziali del quartiere San Teodoro, alle porte del parco di San Giuliano. Gli agenti avevano fin da subito registrato un continuo andirivieni di giovani, giudicato sospetto. Le “visite” duravano non più di pochi minuti, una toccata e fuga che secondo i militari del nucleo operativo nascondeva uno scambio di denaro per l’acquisto di stupefacenti. E si concludevano con l’allontanamento circospetto e guardingo dei giovani che frequentavano quell’abitazione. Così ben presto è scattato un controllo accurato dell’abitazione del quarantenne, con precedenti penali. Al suo interno, sono state trovati ben nove ovuli con hashish all’interno, ciascuno del peso di 100 grammi. In più, l’uomo custodiva all’interno della sua abitazione anche un involucro con quattro grammi di cocaina. Ma i carabinieri, oltre alle sostanze stupefacenti, si sono trovati davanti a un vero e proprio kit fai-da-te per lo spaccio. E cioè, oggetti utili per la pesatura, il taglio e il confezionamento delle singole dosi da rivendere sottobanco. Un vero e proprio “mini-market” casalingo. Come non bastasse, Berlendis teneva a casa ottomila euro in banconote, soldi - secondo i carabinieri - frutto dello spaccio nella piazza mestrina. Ma secondo le autorità, lo smercio di droga non avveniva soltanto nella sua abitazione. Teatro della vendita illegale, per come ricostruito durante gli appostamenti, sarebbe satato anche la trattoria da Viola, una delle più frequentate nell’area di Marghera. Droga, kit per lo spaccio e banconote sono state sequestrate dai carabinieri mentre l’uomo dovrà ora rispondere davanti ai giudici per la detenzione di sostanza stupefacente. —
Eugenio Pendolini
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia