Arrestati mentre piazzano uno “skimmer” per clonare carte di credito

I carabinieri pedinano i due sospetti per mezza Venezia e poi li ammanettano proprio mentre stanno portando a termine la truffa a San Marco

VENEZIA. I carabinieri li hanno presi proprio mentre stavano inserendo in nel bancomat uno “skimmer”, il lettore di bande magnetiche che permette di clonare le carte di credito e quelle Pos. In due sono stati così arrestati per danneggiamento ed installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni informatiche.

Ieri alcuni militari hanno infatti notato due persone che si aggiravano in modo sospetto nelle vicinanze degli sportelli bancomat vicino a Piazza San Marco. Da quel momento i carabinieri, dopo averli individuati, pedinavano le due persone sospette, osservandone i movimenti ambigui in giro per i bancomat del centro storico.

L’attività di osservazione si rilevava proficua: attorno alle ore 16, quando uno dei due si avvicinava ad un altro sportello bancomat ancora nei pressi di Piazza S.Marco e installava una strumentazione particolare, il cosiddetto “skimmer”, idonea per la clonazione dei dati delle carte di credito e delle tessere bancomat. Lo skimmer legge i dati delle bande magnetiche e ne permette la riproduzione. A questo punto i truffatori copiano le informazioni su altre carte false e fanno acquisti o prelievi in tutto il mondo, svuotando i conti degli ignari possessori della carta.

Appena hanno visto lo skimmer i carabinieri hanno fatto scattare la trappola: i due cercavano di scappare ma venivano bloccati.

L’apparecchiatura trovata in loro possesso era composta da uno skimmer digitale, un pannello di legno colore grigio metallizzato con all’interno una porta USB, ed una telecamera di piccole dimensioni. Inoltre i due soggetti venivano trovati in possesso di alcune centinaia di euro, nonché carte magnetiche per l’acquisizione dei dati sottratti. Tutto sequestrato, mentre i due sonofiniti in carcere.

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