Arrestati i predoni di via Terraglietto, recuperata refurtiva per centomila euro
MESTRE. Smantellato il campo dei predoni di via Terraglietto. In manette un’intera famiglia di sinti a cui la polizia ha sequestrato refurtiva per un valore di quasi centomila euro. Si tratta di moto d’epoca, vespe, attrezzi a motore per giardinaggio, macchine fotografiche, trattorini, iPod, e preziosi vari. Ad arrestare l’intera famiglia Lovacovic sono stati gli agenti del commissariato di Mestre.
Tutto ha inizio quando una pattuglia cerca di controllare un furgone lungo il Terraglio. Il conducente non si ferma all’alt dei poliziotti e prosegue imboccando via Terraglietto seguito pure da un’altra auto. Quando entra in un campo nomadi recintato, i poliziotti lo seguono ma vengono affrontati da una decina di adulti e cinque bambini che impediscono loro di compiere il controllo del furgone. Gli agenti chiedono rinforzi.
Una ventina di agenti quindi fanno irruzione all’interno del campo realizzato su un terreno di proprietà dei Lovacovic. A quel punto viene scoperta la refurtiva. Si tratta di oggetti rubati a Rimini, Reggio Emilia, Trento, Mestre e in altre zone del Nord Italia. Tra i pezzi recuperati anche una Moto Guzzi del 1925, dal valore di 30 mila euro. Per ricettazione finiscono in carcere padre e tre figli Lovacovic, mentre la moglie e madre è rimasta agli arresti domiciliari. Era sottoposta a questa misura cautelare per una rapina compiuta ad Arezzo.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia