Arrestata borseggiatrice-mamma, resterà in cella
Fermata dagli agenti mentre sfilava il portafoglio a un uomo. Rinchiusa nella sezione speciale del carcere della Giudecca
Una protesta contro la presenza di borseggiatori in centro storico
VENEZIA. Agenti della polizia locale in borghese hanno arrestato una borseggiatrice di 19 anni, di origine bosniaca, che, con la complicità di altre due giovani di 12 e 13 anni, aveva appena compiuto un furto con destrezza ai danni di un cittadino coreano di 60 anni in zona Ponte della Costituzione, tra piazzale Roma e la stazione di Santa Lucia.
Collaudata la tecnica utilizzata dalle tre ragazze: mentre le più giovani avvicinavano l’uomo mettendosi alle sue spalle e usavano uno scialle per coprire la vista a chi le seguiva, la maggiorenne, nascondendo i movimenti delle mani con un altro scialle, sfilava il portafoglio dalla tasca anteriore dei pantaloni della vittima.
A questo punto gli agenti sono intervenuti e hanno arrestato la diciannovenne, gravata già da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio (furti e borseggi), commessi anche quand'era minorenne. Le due minorenni sono state invece affidate ad una comunità.
Dopo avere trascorso la notte nella cella di sicurezza del Servizio Sicurezza urbana, la maggiorenne è stata portata oggi davanti al giudice che ha convalidato l'arresto. La giovane resterà in carcere in stato di custodia cautelare nell’area specializzata per le detenute madri.
Da quando il carcere della Giudecca ha aperto la sezione Icam, una sezione speciale con vigilatrici in borghese, aree gioco e allattamento, le borseggiatrici con figli piccoli possono infatti essere rinchiuse. Una volta invece dovevano essere immediatamente rilasciate.
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