"Armi inoffensive", Serenissimi assolti in Cassazione

Proscioglimento definitivo dei tre militanti del "Veneto Serenissimo Governo" dall'accusa di terrorismo eversivo
Il "tanko" dei Serenissimi
Il "tanko" dei Serenissimi
ROMA. Il proscioglimento di tre militanti del 'Veneto Serenissimo Governo' dall'accusa di terrorismo eversivo per aver fornito armi all'organizzazione secessionista in questione, è stato confermato dalla Cassazione perché l'organizzazione era ''strutturalmente'' non idonea ''al perseguimento dello scopo eversivo, data l'assoluta carenza di disponibilità strumentali che tale programma potessero attuare''.


Per questo, la Sesta sezione penale della Cassazione con la sentenza 26151 depositata oggi, spiega perché - all'udienza dello scorso 16 marzo 2011 - ha respinto il ricorso della Procura della Corte d'Appello di Venezia contro l'assoluzione di Gilberto Buson e di Cristian e Flavio Contin, pronunciata dalla Corte di Assise di Appello di Venezia il 9 giugno 2008.


L'assoluzione era stata decisa anche in primo grado dalla Corte di Assise di Padova il 13 marzo 2007.


Secondo la Cassazione, dunque, i due trattori (i cosiddetti 'tanki'), trasformato l'uno in un rudimentale veicolo lanciafiamme e l'altro da utilizzare ''in non meglio precisate azioni dimostrative con uso di esplosivo'' non erano adatti a realizzare un programma eversivo, anche se fino al maggio del 1997 l'organizzazione dei 'Serenissimi' aveva compiuto un'azione dimostrativa sul Campanile di San Marco, a Venezia, con abbordaggio e occupazione di un vaporetto.

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