Argos, telecamere in HD per inchiodare chi corre

È uno dei provvedimenti annunciati dal commissario Zappalorto alla Procura I pm chiedono di mettere mano al traffico merci: barche vuote all’80 per cento

Telecamere ad alta definizione HD per poter leggere la targa delle imbarcazioni pizzicate a infrangere i limiti di velocità in Canal Grande. È uno dei provvedimenti che ha annunciato il commissario Zappalorto ai pubblici ministeri Francesca Crupi e Roberto Terzo, che hanno in corso una indagine ad ampio spetto sulla sicurezza della navigazione tra i canali di Venezia.

Nell’incontro dei giorni scorsi per fare il punto sui provvedimenti presi o in corso per mettere le briglie al traffico - che secondo i consulenti della Procura andrebbe subito ridotto del 40% - Zappalorto ha annunciato anche la spesa di 75 mila euro, per sostituire le telecamere della rete Argos: quelle attuali, infatti, vedono l’eccesso di velocità, ma è necessario che un vigile in servizio alla centrale operativa “zoommi” in tempo reale sulla barca per catturarne la targa e rilevare l’infrazione, altrimenti il fotogramma risulta sgranato.

E siccome un vigile h24 dedicato non c’è, molte infrazioni non vengono sanzionate. Il commissario ha ora annunciato - tra altri provvedimenti - l’avvenuto acquisto di telecamere Hd, con una definizione tale da permettere di ampliare le immagini anche partendo dai fotogrammi video e, quindi, contestare a posteriori l’infrazione. Altro punto dolente sul quale i consulenti della Procura hanno puntato l’indice è il traffico merci: le barche da trasporto rappresentano, infatti, il 45% del traffico, ma - in media - viaggiano vuote, con solo il 20% del carico a bordo, con una moltiplicazione dei viaggi. «Imporre la circolazione delle imbarcazioni merci con un riempimento minimo del 50% della capacità di carico» per dimezzare le imbarcazioni in circolazione»: questa una delle precise indicazioni fornite dai consulenti della Procura. Zappalorto si è impegnato ad affrontare la questione, anche mettendo mano ad un’altra delle “incompiute”: il centro d’interscambio merci, del quale si parla da vent’anni, finalmente realizzato al Tronchetto, ma vuoto, anche se nato proprio con lo scopo di essere una piattaforma logistica per evitare la dispersione del traffico merci. Il commissario ha a settimane uscirà il nuovo bando per la gestione della struttura, dopo la prima gara andata deserta. I pm hanno poi chiesto al Comune d’intervenire sul pontile della Cerva, a Rialto, dove ancora ormeggiano “topi” da 12 metri, che sporgono dai pontili di 3, 4 metri al centro del Canale, restringendolo ancor di più sulla curva dell’incidente.

Roberta De Rossi

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