«Argos non vale per dare sanzioni», il barca-velox è già spento
VENEZIA. Il controllo non si può fare con le telecamere. Lo dice un articolo del regolamento di Polizia Urbana, e il legale di un motoscafista si è rivolto al giudice di pace, ottenendo soddisfazione. Così le 40 telecamere del sistema Argos per sorvegliare le velocità e il moto ondoso, sono ferme e inutilizzate. E il Canal Grande è ridotto a un’autostrada. «Purtroppo è così», confermano all’Avvocatura Civica, «abbiamo presentato ricorso in appello, adesso aspettiamo la decisione del Tribunale». Intanto i controlli sono spenti. Si viaggia in (quasi) libertà e si corre a piacimento. Perché l’unica pattuglia in servizio dei vigili dei canali (spesso dirottata su servizi contro gli ambulanti abusivi) certo non basta a tenere sotto controllo laguna, Canal Grande, rii interni e Fondamente Nuove.
La protesta sale e il numero delle corse taxi e noleggio si intensifica, con l’arrivo della stagione turistica e la Biennale. Rodeo e velocità ben oltre il limite dei 7 chilometri orari (5 per le barche private) previsto in Canal Grande. Il pomeriggio ci sono le carovane dei motoscafi a noleggio, tutti vicini e con tanto di speaker. La sera la velocità aumenta ancora. Domenica la situazione era vicina all’emergenza. «Avevamo due pattuglie in giro, anche con i telelaser», dicono i vigili urbani. Situazione fuori controllo e non si sono viste pattuglie di Finanza, polizia, carabinieri. E la situazione è destinata a peggiorare. E’ stato lo stesso assessore alla Mobilità Ugo Bergamo a chiedere alle cooperative taxi l’aumento delle corse e la garanzia di mettere a disposizione taxi «24 ore su 24».
In Prefettura è stato garantito che la vigilanza sarà aumentata in questi giorni. Ma per il momento la stretta non si vede. Anzi. E il sistema Argos è fuori uso, perfettamente funzionante ma messo al tappeto proprio dal regolamento di Polizia Urbana. L’articolo 39 del testo approvato nel 2007 recita testualmente che «con il sistema di videosorveglianza non è possibile accertare le violazioni». Un vero assurdo. E una manna per chi ha violato i limiti, che si è visto accogliere il primo ricorso presentato. Adesso l’Avvocatura civica ha presentato il ricorso in appello. Intanto Argos è bloccato.
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