«Arenili, bandi nel rispetto della legge»
ERACLEA. Bando per le concessioni demaniali sulla spiaggia, interviene il sindaco. Giorgio Talon ha voluto affrontare la questione dopo voci e insinuazioni in merito alle gare. Teme si voglia gettare ombre sull’attività del Comune, sulla trasparenza e correttezza degli atti. Un imprenditore aveva in particolare adombrato il fatto che le assegnazioni fossero già decise. Luciano Donadio, di Casal di Principe, si era ribellato, in particolare dopo che qualcuno aveva giudicato il nipote, anche lui in gara, per la sua parentela scomoda. Ed erano circolate per questo voci sulla presunta partecipazione della delinquenza organizzata, della camorra, alla gara, tali da provocare l'ira dell'imprenditore e il suo sfogo.
«Non sappiamo in base a quali elementi si attribuisca alla camorra l’interesse per la spiaggia di Eraclea», dice il sindaco, «basandosi sul fatto che un concorrente “è parente del boss dei casalesi". Non necessariamente le colpe di padri o zii devono ricadere su figli e nipoti. I cittadini vanno considerati per le loro qualità e meriti o colpe. Respingiamo però le allusioni di Donadio, avvertendolo che tuteleremo l’amministrazione sul contenuto diffamatorio delle sue affermazioni, sfidandolo sin d’ora a dire chi sarebbe il vincitore, chi i suoi amici politici e provandolo nelle sedi giudiziarie».
I bandi riguardano l’assegnazione di due tratti dell’arenile, meno del 10% dell’intera spiaggia, già tutto assegnato con bandi di evidenza pubblica. «Quasi tutte le concessioni definitive», aggiunge Talon, «sono state assegnate dall’amministrazione precedente. La gara verrà gestita nel pieno rispetto delle procedure, come in precedenza. Il bando ha cercato di precisare in modo dettagliato le migliorie che i concorrenti possono proporre, così da premiare l’offerta più vantaggiosa per l’interesse pubblico e del turista. Anche i requisiti soggettivi dei partecipanti verranno verificati mediante le consuete collaborazioni. Questa amministrazione ha sempre garantito la massima legalità, trasparenza e correttezza nel pieno rispetto della legge. Nessun amministratore o politico fa parte delle commissioni di gara, formate da tecnici, i quali aprono le buste in seduta pubblica e valutano le domande in base ai criteri stabiliti dal bando e dalla legge. (g.ca.)
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