Area Tecnopolis le ruspe abbattono il macello Zoggia

Al posto della vecchia struttura nascono tre nuovi negozi  che si uniranno con la zona commerciale di via Calvecchia
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - IL CANTIERE DOPO LA DEMOLIZIONE DELL'EX DITTA "POLLO PIAVE"
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - IL CANTIERE DOPO LA DEMOLIZIONE DELL'EX DITTA "POLLO PIAVE"

SAN DONÀ

Abbattuto il vecchio stabile del macello Zoggia in via Calvecchia, si conclude l’operazione dell’area commerciale Tecnopolis iniziata diversi lustri fa con Ipercoop e Sme. Trasferiti nelle settimane scorse anche i migranti che per un periodo erano stati sistemati nello stabile, adesso sono rimaste le macerie sulle quali saranno velocemente gettate le fondamenta di almeno tre grandi nuove realtà commerciali.

Saranno collegate al resto della vasta zona commerciale di via Calvecchia, ora che non c’è più il vecchio macello che costituiva un blocco divisorio. Si parla di un negozio di abbigliamento giovane, poi di un grande centro per la vendita di prodotti relativi ad animali da compagnia e infine un’altra realtà commerciale nel settore abbigliamento per la quale sono in corso le ultime trattative che verranno perfezionate a breve con la conclusione delle mediazioni. Lo scorso anno è stata inaugurata tutta la parte nuova, oltre il centro Sme, con negozi come Pittarello, Decathlon, poi vari marchi di abbigliamento internazionali e profumerie o empori. La stessa Sme ha realizzato le strutture poi affittate con un importante investimenti su un’area di 30 mila metri quadrati. Ci sono state anche centinaia di nuove assunzioni tra gestori, commessi, addetti alla sicurezza e personale in genere.

Il sindaco Andrea Cereser ha sempre parlato di intervento molto importante per l’economia della città e di tutto il territorio del Basso Piave che sta rialzando la testa dopo un lungo periodo di crisi. Ora la zona commerciale lungo via Calvecchia è una delle più grandi della provincia di Venezia e del Veneto. «Abbiamo visto una certa vitalità commerciale in questi ultimi anni», ha commentato il primo cittadino, «segno sicuramente positivo per il Basso Piave e il Veneto orientale. Adesso siamo arrivati al completamento di questa vasta zona commerciale con molteplici attività insediate che stanno anche lavorando a pieno ritmo e per questo hanno richiesto l’assunzione di altro personale».

Potenziata a livello commerciale la cintura urbana, grazie al dinamismo dell’imprenditoria coinvolta, adesso l’amministrazione comunale dovrà concentrarsi nella rivitalizzazione del centro. —



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