Area ex gasometri studenti in pressing per il polo sportivo
Che fine ha fatto l’idea del polo sportivo che doveva nascere nell’area degli ex gasometri di San Francesco della Vigna? Purtroppo, nonostante ancora oggi i dirigenti ci sperino, sembra che non ci siano più i margini per il sogno di tanti studenti e cittadini. Ieri mattina nell’aula magna “Valeria Solesin” del Benedetti Tommaseo, il dirigente Roberto Sintini ha ribadito al Comune la richiesta già fatta via lettera il 14 luglio 2016 sulla riqualificazione dell’area degli ex gasometri.
Nel documento, firmato anche dai dirigenti Concetta Franco dell’istituto Algarotti e Claudio Marangon dell’istituto Barbarigo, si domanda che venga ascoltata la voce dei circa 1.800 studenti e degli oltre 100 professori che chiedono spiegazioni sulla scomparsa del polo sportivo. Il docente di Urbanistica Stefano Boato ha detto che l’idea era presente nei piani del 2002-2008 del Comune di Venezia e dell’allora Provincia.
Successivamente nel 2008 a livello nazionale viene favorita la vendita dei beni pubblici a patto che «non siano strumentali all’esercizio delle proprie funzioni». Nel 2012 Comune e Provincia approvano alcune delibere che consentono l’alienazione dell’area che porterà alla situazione attuale. È a questo punto che probabilmente il progetto del polo sportivo svanisce. Per Boato questa alienazione è stata illegittima: «Negli ultimi anni tutto è stato stravolto», ha detto, «Fino al 2012, quando si è facilitata l’alienazione degli immobili, all’unanimità si diceva che una parte era per le scuole e l’altra per la città, poi tutto è stato cambiato con il commissario Zappalorto e le successive delibere». Nel 2014 la Società Immobiliare Del Corso srl presenta al Comune un progetto con una parte residenziale e una commerciale: «Siccome rimanevano fuori 2.556 metri quadri di standard non reperiti», prosegue Boato, «nella convenzione si è deciso per una struttura sportiva nel cortile dell’istituto Sarpi, ma non si è più parlato di polo sportivo».
Attualmente il famoso polo sportivo è trasformato in una piccola palestra che, per Sintini, toglierà spazio al cortile dell’istituto. A che punto siamo ora? In questo periodo Italgas sta bonificando una parte dell’area (fine prevista nel 2017), mentre la seconda parte dovrà essere bonificata dalla Società Immobiliare Del Corso srl che l’ha acquistata da Veritas con un bando nel 2013 per un milione e 800 mila euro. «Abbiamo sollecitato Italgas a velocizzarsi con le bonifiche» spiega Giorgio Valeriani, amministratore unico della Società Immobiliare Del Corso, «Nella convenzione ci sono degli oneri compensativi, ma se ne parlerà dopo le bonifiche. Adesso la nostra proposta di bonifica è al vaglio della conferenza dei servizi in Regione. Non ho mai sentito parlare di un polo sportivo, ma sempre di una palestra».
Secondo l’architetto Valentina Serena, delegata all’Urbanistica per la Municipalità, c’è ancora margine di intervento: «La convenzione è subordinata all’intesa tra Comune e Città Metropolitana per quanto riguarda la collocazione della palestra e il suo uso». Rimane il desiderio dei dirigenti di avere un confronto: «Il 31 dicembre 2015», conclude Sintini, «abbiamo ricevuto una mail dalla Città Metropolitana in cui si comunicava la realizzazione di una palestra. Noi abbiamo evidenziato le criticità senza essere ascoltati».
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