Architetto di Mestre muore davanti alla figlia di 7 anni
Tragica fine per il noto professionista Marco Cecchi, stroncato a 43 anni da aneurisma. Era andato a trovare la madre. Donati gli organi. Sabato pomeriggio l'ultimo saluto
MESTRE. Marco Cecchi avrebbe compiuto 44 anni il prossimo 17 maggio. Ma il destino è stato crudele con lui e lo ha strappato ai familiari e alla figlia di 7 anni all’improvviso, durante un fine settimana che doveva essere di riposo e in famiglia.
L’architetto, che era originario di Bientina, vicino a Pontedera in Toscana, da circa 13 anni si era trasferito a Mestre dove aveva messo su famiglia, dove viveva e lavorava. Ma questo fine settimana era sceso a Bientina per fare visita, con la figlia di 7 anni, alla madre, che è vedova ed ha continuato a vivere in Toscana.
Domenica mattina, poco prima delle 9, il noto professionista si è alzato, si stava preparando per tornare a Mestre quando è stato colto da malore mentre era a casa della madre la quale ha seguito, insieme alla nipote, le fasi dei soccorsi, sperando che il 43enne superasse quei momenti.
L'architetto Marco Cecchi
Immediato è stato l’intervento della Misericordia di Bientina e del medico del 118. Ma Marco aveva avuto un grave problema neurologico, come poi è stato accertato quando è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Cisanello.
I soccorritori lo hanno rianimato per due volte, è stato anche sottoposto a due interventi chirurgici, ma i danni conseguenti a un aneurisma sono stati molto gravi. L’altra sera dopo che ne è stata dichiarata la morte cerebrale, è iniziata la procedura per arrivare poi alla donazione degli organi, visto il consenso dato dai familiari. Espianto che è stato compiuto a Cisanello ed è stato multiorgano.
Una tragedia per la famiglia del professionista e per chi lo conosceva.
Toccante il ricordo che di lui ha scritto il geometra Francesco Bandecca, un amico che lo aveva seguito fin da quando aveva mosso i primi passi nel settore dell’architettura: «”Marco svegliati, torna tra noi, dalla tua bambina, dai tuoi cari, dai tuoi amici e colleghi”. Ed ancora più volte “non te ne andare, ti prego svegliati”, prima piano, poi sempre più forte l’ho implorato. Ero solo davanti a lui che pareva dormisse, rapito a 44 anni da un tremendo aneurisma; pulsazioni e temperatura regolari, elettroencefalogramma piatto, ormai tenuto in vita per salvare altre vite con i suoi organi; disperato mi sono persino vergognato di essere vivo perché anziano al cospetto di un giovane ormai senza vita. Il mio Marco, il nostro Marco, tornato casualmente alla sua Bientina per morirvi; quanti anni passati insieme consumando anche le ore della notte per studiare soluzioni progettuali; poi l’amore e nuove aspettative ti portarono a Venezia dove intraprendesti un nuovo filone professionale occupandoti anche della Biennale, ma senza mai abbandonarci. Architetto di talento, brillante, iperattivo, innovativo, intelligente e sapiente come pochi; ogni altro aggettivo non basterebbe a descriverti; arrivederci uomo buono e pacifico, nel frattempo ti terremo tra noi con il tuo volto sempre sorridente. Grazie di tutto».
Sulla salma sarà effettuata l’autopsia, hanno spiegato i familiari, in quanto prevista dalla procedura che viene seguita in casi come questo. La salma di Marco Cecchi sarà esposta a partire dal pomeriggio di venerdì, nella “Casa Funeraria Magnani” in via Milano, n. 17, località Barsiliana, Vicopisano. Le esequie si terranno sabato 29 alle ore 14.45, a Bientina, nella Chiesa di Santa Maria Assunta.
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