Arabia, si schiantano in auto: muoiono papà, mamma e i due bimbi

La famiglia bengalese, che viveva a Mestre, stava tornando da un pellegrinaggio alla Mecca. I piccoli avevano 8 e 3 anni

MESTRE. Il pellegrinaggio alla Mecca si trasforma in tragedia, famiglia bengalese muore in Arabia Saudita. Hanno perso la vita tutti e quattro, in quello che per loro doveva essere un momento di gioia perché avevano compiuto la Hajj, uno dei sette pilastri della religione islamica: Qamrul Islam, Tania Hossain Niloy e i figli Eusa di 8 e Azan di 3 anni, residenti tra viale San Marco e via Forte Marghera, sono morti in un incidente stradale in Arabia Saudita, mentre stavano visitando un paese vicino alla Mecca dopo essere stati a pregare nella città santa. I loro sogni di emigrati che ce l’avevano fatta, si sono spezzati in una strada polverosa lontano da casa, il nido d’amore che si erano costruiti a Mestre, e la patria dove abitavano i loro cari, il Bangladesh, un Paese tanto grande quando soggetto a eventi climatici che costringono i suoi abitanti a fuggire.

La loro auto, guidata da un parente che vive in Arabia, è finita in un fossato dopo lo scoppio accidentale di un pneumatico. Un incidente rocambolesco quanto imprevedibile, che non ha lasciato scampo agli occupanti dei veicolo. La donna che stava seduta dietro con i due figli è deceduta sul colpo assieme al figlio più grande, Eusa, mentre il fratellino si è spento qualche ora dopo all’ospedale. Il marito, invece, è morto ieri pomeriggio, dopo essersi risvegliato per qualche attimo e aver saputo della sorte della sua famiglia.

La notizia si è sparsa velocemente tra i connazionali di Mestre. Qamrul Islam e la moglie Tania, erano grandi lavoratori. In città avevano messo in piedi una ditta che lavorava per la Fincantieri e si occupava della “molatura”, il passaggio che viene prima della verniciatura delle navi.

Per le feste di Natale dovevano tornare in Bangladesh, ma avevano scelto una compagnia che fa stopover in Arabia Saudita, per portare il figlio più piccola alla Mecca e poi andare a far visita ai parenti. Giovedì l’incidente nel quale è rimasta coinvolta tutta la famiglia. A salvarsi solo il nipote che li stava portando in giro per far loro vedere una città vicina alla Medina.

Da una prima ricostruzione riportata anche dai quotidiani locali sauditi, sembra che mentre si trovavano lungo la strada, poco distante dalla Mecca, un pneumatico della macchina sulla quale viaggiavano sia scoppiato. Il ragazzo alla guida ha perso il controllo della macchina. Momenti concitati: l’auto è stata colpita lateralmente da un’altra macchina che stava sopraggiungendo prima di finire in un fossato. Ad avere la peggio sono stati gli occupanti dei posti dietro. La donna è morta sul colpo assieme al figlio maggiore, mentre il minore si è spento in ospedale. La famiglia è stata trasportata immediatamente nei nosocomi vicini. Qamrul Islam era molto grave, le sue condizioni sono state date subito per critiche, ma sembrava che ce la potesse fare. «Si era svegliato», racconta l’amico Alì, «gli avevano comunicato che la moglie e i figli erano morti, subito dopo ha perso nuovamente conoscenza». Forse lo shock per la perdita della famiglia, ha contribuito a peggiorare il suo quadro clinico già compromesso.

Ieri pomeriggio è mancato anche lui, all’ospedale King Abdul Aziz, dov’era stato nel frattempo ricoverato. Una tragedia nella tragedia. Adesso si muoveranno le autorità locali che contatteranno i parenti più stretti in Bangladesh e quelli che risiedono nel Veneziano.

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