Aprilia, pioggia di milioni sullo stabilimento di Noale
Il gruppo Piaggio ha sottoscritto un finanziamento da 60 milioni con Mps e Cdp Saranno impiegati per investimenti nella ricerca e sviluppo tecnologico

NOALE
Liquidità fresca nelle casse del Gruppo Piaggio per finanziare i settori ricerca e sviluppo. La cifra è di 60 milioni di euro e una parte di questi soldi arriverà pure all’Aprilia di Noale e Scorzè. L’azienda presieduta da Roberto Coloninno ha sottoscritto un contratto di finanziamento con Banca Monte dei Paschi di Siena e Cassa depositi e prestiti (in pari quota). In pratica, la nuova linea di credito dovrà supportare il piano d’investimenti nel settore della ricerca e dello sviluppo altre soluzioni tecnologiche e di prodotto.
Insomma, più innovazione, che riguarderà pure le aree della sicurezza e della sostenibilità, compreso il calo dei consumi e delle emissioni dei motori termici. Con questa mossa, l’obiettivo di Piaggio è rafforzare la gamma dei prodotti scooter, moto e veicoli commerciali, anche per restare al passo con i tempi e concorrere con le altre case. Una buona fetta di denaro è destinata pure alla sede di Noale, dove si lavora parecchio sulla ricerca e dove nascono molti modelli tra scooter e moto. Senza contare tutto il reparto corse per la MotoGp e non solo. Con i soldi a disposizione, Piaggio vuole continuare a restare al vertice nel settore della mobilità, rafforzando anche la sua struttura finanziaria.
L’operazione rientra tra le iniziative di Monte dei Paschi di Siena e della Cassa depositi e prestiti per arantire soldi freschi e supportare la ripresa delle attività produttive nel Paese. In particolare, il prodotto finanziario usato è stato lanciato nei mesi scorsi proprio da Cassa depositi e prestiti per sostenere le aziende italiane di medie-grandi dimensioni e supportare il territorio e le filiere collegate.
Anche perché, dopo un periodo negativo dovuto ai blocchi per il Covid-19, il mercato italiano delle moto ha registrato un più 37, 3 per cento nelle immatricolazioni di giugno scorso rispetto a quello del 2019. Nel complesso, però, la situazione delle vendite nel primo semestre 2020 nella penisola si porta dietro tutte le difficoltà dell’emergenza, visto il crollo del 22, 6 per cento. «I volumi persi non saranno recuperati» spiega il presidente di Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori) Paolo Magri «e su questo scenario negativo continuiamo a chiedere l’attenzione delle istituzioni nazionali ed europee». Ma Piaggio vuole ripartire dalla ricerca. —
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