Aprilia, i lavoratori vogliono i fatti

Scadono i contratti di solidarietà. L’azienda punta sul marketing

NOALE. Lavoratori Aprilia ancora con il fiato sospeso. Ieri sera i sindacati Fim Cisl e Fiom Cgil si sono visti con i vertici dell’azienda ma la fumata bianca ancora non è c’è stata. A questo punto, gli sguardi sono rivolti alla prossima settimana quando le parti si rivedranno ancora anche se non è detto che si arrivi a mettere nero su bianco.

Se così fosse, tutto sarebbe rimandato a gennaio, perché poi al 31 dello stesso mese, scadranno gli accordi sul contratto di solidarietà: per i 350 operai di Scorzè non potrebbe più essere rinnovato, per gli altrettanti di Noale si potrebbe ragionare per una proroga fino a inizio 2015.

Ieri i discorsi si sono concentrati, soprattutto, sul marketing e comunicazione, perché Aprilia ha annunciato di voler investire su questi due settori. L’obiettivo è puntare ad aumentare la quota di mercato e delle vendite, anche sei i risultati provenienti dal Ministero dei Trasporti non sono incoraggianti, con le immatricolazioni da inizio anno, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, crollate di un altro 18,8 per cento e i cinquantini in sofferenza, con un meno 36,04 per cento. Insomma, i numeri fanno capire tutta la crisi di un mercato che continua a viaggiare a segni negativi da molti anni e che fatica a invertire la rotta. La preoccupazione dei sindacati è mantenere inalterata la forza lavoro a Noale e Scorzè, senza che ci siano problemi per i lavoratori e si punti ad avere risultati per l’occupazione nel breve periodo, non nel lungo. Intanto la Fiom Cgil ha intenzione di sollecitare il governo di rifinanziare l’80 per cento dei contratti di solidarietà per il 2014 nelle aziende laddove il provvedimento è attivo. E per quanto riguarda il Miranese, dentro ci sono anche la stessa Aprilia e la Pometon di Maerne.(a.rag.)

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