Aprilia chiude bene il 2017 in crescita tutti i modelli

L’azienda di Noale piazza tre “cinquantini” tra i primi dieci più venduti in Italia Capelli (Ancma): «La sfida per i prossimi anni è quella di rinnovare l’offerta»
NOALE. Un anno positivo per le moto in Italia. E di riflesso anche per Aprilia. Il bilancio del 2017 appena concluso lo fa Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori) prendendo in esame in numeri forniti dal Ministero dei Trasporti. Dopo anni difficili, tra cadute rovinose e alti e bassi, il 2017 delle due ruote nazionali ha dato segnali di vitalità, anche se le immatricolazioni non sono quelle di un tempo. Ma qualcosa si è mosso.


Infatti il settore chiude in positivo, sia per i veicoli sopra i 50 di cilindrata sia per i “cinquantini”; nel primo caso, le moto hanno rafforzato i progressi del 2016, arrivando a un più 8,5 per cento, mentre gli scooter hanno raggiunto un più 3,4 per cento. I “cinquantini”, dove ci sono diversi modelli Aprilia, hanno raggiunto l’aumento del 2,7 per cento. Ora si attendono conferme del 2018 e un po’ alla volta si sta tornando ai livelli di un decennio fa.


Aprilia.
Partendo dalla casa di Noale, del Gruppo Piaggio, a dicembre piazza tre modelli di “cinquantini” tra i primi venti più venduti in Italia. Se al primo posto c’è il Piaggio Liberty 50 4T 3V, il veicolo più apprezzato dai centauri uscito dagli stabilimenti di Noale-Scorzè è lo Scarabeo 50 2T, con 2.154 pezzi venduti, contro i 1.938 immatricolati nel 2016. Lo Scarabeo 50 4T 4V è il quinto della categoria più venduto nella penisola con 914 immatricolazioni contro i 730 di un anno prima e guadagnando una posizione nella classifica finale. Cresciuto anche l’SR Motorad 50; a fine 2016, era diciannovesimo con 335 pezzi immatricolati, nell’ultimo San Silvestro ha scalato due posti arrivando a 419 quantità vendute.


Ancma.
Secondo il presidente di Confindustria Ancma, Corrado Capelli, in prossimo triennio servirà a recuperare i livelli pre-crisi di un decennio fa ma si dovrà lavorare anche sul rinnovo dei veicoli circolanti. E questa sarà la sfida dell’immediato futuro. «Il nostro settore», spiega, «dovrà puntare con decisione al rinnovo del parco circolante, perché troppi veicoli sono obsoleti: circa il 50 per cento ha superato i dieci anni e quasi il 30 per cento è ancora Euro zero. Proseguiremo con tenacia anche nella prossima legislatura le tante iniziative legate al sostegno del mercato, della sicurezza e della mobilità a 360 gradi. Lo scorso anno ha confermato le nostre previsioni di ripresa con oltre 110 mila immatricolazioni in più in Italia grazie al contributo significativo delle moto e al buon risultato degli scooter».


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