Apre Coop Rialto taglio del nastro tra fiori e maschere
VENEZIA. Ieri alle 10 si sono aperte le porte della nuova Coop di Rialto e del punto ristoro, adiacente al supermercato. Un centinaio di persone ha letteralmente assaltato il nuovo punto vendita di 280 metri quadrati. Si tratta del diciassettesimo esercizio Coop a Venezia (ventesimo se si includono la Nave de Vero, Spinea e Salzano), ma entro il 2016 ne aprirà un altro all’ex cinema di Burano. Dopo i discorsi ufficiali e la benedizione di don Dino Pistolato molti veneziani sono entrati in massa per esplorare il supermercato che, fino al 17 dicembre, regala un buono sconto di 25 euro a chi si associa (costo tessera 25 euro).
Maschere veneziane all’ingresso e un mazzolino di fiori all’uscita nel giorno dell’apertura, alla presenza della vicesindaco Luciana Colle, dell’assessora al turismo Paola Mar e del presidente della Municipalità Andrea Martini. «La Coop» ha detto Martini «da anni ormai è radicata nel territorio e lo dimostra con le numerose attività culturali. Siamo contenti che abbia aperto un altro punto vendita». «Un grazie da parte della città» ha detto la vicesindaco «perché in un periodo di grande disoccupazione sta dando lavoro e questo, come ha detto più volte anche il sindaco, rappresenta un obiettivo importante per la città».
Chi ne trarrà il maggior vantaggio saranno di sicuro i turisti che potranno mangiare un toast per 2,5 euro, un tramezzino a 1,5 e comprare acqua a 60 centesimi. «Abbiamo restaurato l’immobile» ha detto il direttore Elio Gasparoni «e speriamo possa servire per i soci e i turisti che potranno trovare una piccola eccellenza».
Con 20 punti vendita e 65 mila soci in tutta la provincia, Venezia rappresenta una delle tre aree (incluse Bologna e Ravenna) di maggior successo. Sull’intero fatturato di 2 miliardi e 200 milioni di euro, il Veneto rappresenta il 30% e, di questa percentuale, Venezia poco meno della metà. «Avevamo pensato anche di aprire una libreria» ha detto Gasparoni «ma ci volevano almeno 300 metri quadri. Contate che per entrare qui si spende dai 700 mila a un milione di euro e l’affitto è molto elevato, magari in futuro...».
All’interno si trovano tutti i prodotti che caratterizzano la Coop, con la novità che all’uscita si può pagare anche da soli utilizzando casse self service. Molti i veneziani soddisfatti, anche se tutti hanno avuto da ridire sul fatto che i corridoio sono molto stretti e c’è chi si è lamentato per la mancanza della macelleria fresca. D’altra parte c’è anche chi, come Regina Schiatti, osserva che «è comodo perché c’è il vaporetto di fronte: oggi c’era tanta confusione, ma i prezzi vanno bene e mio nipote ha trovato lavoro e questo è già molto positivo». Tra le varie attività solidali, la Coop manda i prodotti in scadenza alla Caritas, assicurando ogni giorno in Italia 6000 pasti.
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