Apre Chocolat Factory, il primo maxi laboratorio per la produzione del gelato sostenibile

Nuova impresa dei fratelli Zanette, che hanno presentato l’avveniristica attività di Marcon che servirà il veneziano e ospiterà la nuova accademia di gelateria e pasticceria dell’azienda

Marta Artico

La gelateria Chocolat di Mestre continua a crescere, all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale.

In occasione della Giornata Europea del Gelato, lunedì 24 marzo è stato presentato ufficialmente “Chocolat Factory”, il nuovissimo laboratorio con sede a Marcon dotato di tecnologie all’avanguardia, che permetterà all’azienda di ampliare la propria produzione mantenendo fede all’ideale di sostenibilità ed ecologia che da sempre porta avanti.

Il nuovo spazio ospiterà inoltre la nuova accademia di gelateria e pasticceria dell’azienda, seguendo lo spirito di continua formazione e innovazione, con un’attenzione particolare all’inclusione sociale.

Un progetto rivoluzionario, che ha richiesto un investimento di 600mila euro per uno spazio di circa 500 metri quadri, che minimizzerà l’impatto della produzione portando sempre alte le caratteristiche di artigianalità e qualità del prodotto finale: l’inconfondibile gelato Chocolat.

 

Tutto ciò è reso possibile grazie a un importante impianto fotovoltaico da 50 kw di potenza dotato di batterie di accumulo che alimenta tutto lo stabilimento e all’utilizzo di un impianto di raffreddamento dotato di un chiller a glicole a circuito chiuso di ultima generazione, che permetterà di ridurre enormemente gli sprechi d’acqua. In questo modo, il nuovo hub produttivo ridurrà drasticamente l’impatto ambientale e godrà della massima efficienza energetica, rendendo la struttura a impatto zero. Il tutto mettendo sempre al centro la qualità dei prodotti, che migliorerà ulteriormente grazie a nuovi impianti di omogeneizzazione e maturazione, processi prima impossibili per motivi di spazi, che daranno al gelato un gusto ancor più intenso e unico.

Un’ulteriore conferma dell’importanza della sostenibilità ambientale nella filosofia aziendale abbracciata dai fratelli Claudio e Marco Zanette, titolari di Chocolat, fin dall’avvio della loro attività, valorizzando materie prime locali e coltivazioni rispettose dell’ambiente.

Prova di ciò è la scelta, portata avanti da anni, di eliminare l'uso della plastica sostituendo tutto il packaging con materiali compostabili, carta e tetrapak. E ancora, l’incentivo dei dipendenti all’uso del trasporto pubblico, tramite un sistema di welfare aziendale che copre il costo degli abbonamenti.

“«L’apertura di questo nuovo laboratorio ci riempie d’orgoglio, è un traguardo davvero importante che progettavamo da tempo: l’attenzione all’ambiente è sempre stato un punto fisso per noi, e questo è un altro passo che muoviamo in questa direzione. Perché secondo noi, un gelato per essere artigianale deve essere anche sostenibile”, spiegano emozionati i fratelli Zanette.

Ma le novità non finiscono, perché il nuovo centro non servirà solo alla produzione, ma anche alla formazione del personale grazie alla capiente sala corsi che diventerà il cuore della nuova accademia di gelateria e pasticceria voluta dai fratelli Zanette. Una scuola che offrirà lezioni teoriche ma soprattutto la possibilità di sperimentare la pratica della gelateria artigianale direttamente all’interno del laboratorio.

L’accademia però non si rivolgerà solo agli addetti ai lavori, ma promuoverà l’inclusione sociale coinvolgendo anche persone svantaggiate o con disabilità.

«Dopo essere stati riconosciuti come "Maestri Artigiani della Regione Veneto", abbiamo sentito una forte responsabilità di tramandare i valori della tradizione gelatiera, cercando però di avere una ricaduta sociale positiva sul territorio«.

Proseguono: «La nostra accademia di gelateria e pasticceria vuole essere tutto ciò: un luogo in cui insegnare e apprendere l’arte della gelateria, ma anche uno spazio di inclusione, aperto a tutti. In più, presto aggiungeremo dei robot che si occuperanno delle fasi più pesanti e ripetitive, come la pulizia delle superfici, per alleggerire il lavoro del personale e mantenere sempre il focus sull'attività artigianale del gelatiere», concludono soddisfatti i due titolari.

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