Appello di Westwood da Parigi: «Salviamo Venezia dai barbari»

In occasione delle sfilate di Alta Moda, la grande stilista britannica ha lanciato il suo allarme «La città va ripopolata e difesa dall’innalzamento dei mari, o purtroppo sarà destinata a sparire»

VENEZIA. «Salviamo Venezia». È l’appello lanciato da Parigi a livello internazionale dalla grande stilista britannica Vivienne Westwood - una delle creatrici della moda punk - in un’occasione particolarissima come le sfilate di alta moda della capitale francese e la presentazione della sua nuova collezione, in buona parte dedicata proprio a Venezia.

Ma Westwood, che è anche una “pasionaria” ecologista e fortemente impegnata nel campo dei diritti civili, alla sfilata all’Ecole de Medicine di Parigi ha appunto accompagnato il suo appello.

«Salviamo Venezia», ha detto, «salviamola dalle orde di barbari, ma soprattutto ridiamo Venezia ai veneziani, ripopolandola». E ha aggiunto anche un richiamo ai rischi per la città lagunare legati ai cambiamenti climatici in atto e all’innalzamento dei mari.

«Venezia ha la più grande concentrazione artistica in Occidente, è incredibile ciò che è stato il suo passato», ha detto ancora la stilista, «ma evidentemente, con i cambiamenti climatici, Venezia sparirà». Per questo ha sollecitato una marcia popolare per il clima il 29 novembre, in vista della Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici prevista per il giorno successivo a Parigi.

L’appello di Vivienne Westwood, 75 anni, sulla difesa di Venezia dal turismo esagerato e dai rischi dell’innalzamento dei mari, arriva tra l’altro a pochi giorni dalla notizia che il prossimo 16 ottobre si terrà proprio a Venezia, a Palazzo Ducale, un incontro internazionale dedicato al problema dell’innalzamento dei mari e dei rischi per le città costiere a cui - come ha annunciato il sindaco Luigi Brugnaro - prenderanno parte trenta ministri degli esteri di vari Paesi e il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Per quanto riguarda invece la sfilata di Vivienne Westwood dedicata a Venezia, la stilista si è ispirata, rivisitandolo, al Carnevale e alle sue maschere, con un’Arlecchina in costume settecentesco e tricorno, il Doge con un abito da sera lungo rosso scarlatto, la Colombina con il vestito di lino povero verde e perfino un richiamo alla “Morte a Venezia” di viscontiana memoria.

Tornando all’impegno politico e sociale della stilista britannica, nel settembre 2005 Vivienne Westwood ha deciso di dare il suo pieno appoggio al movimento per la difesa dei diritti civili Liberty creando delle t-shirt da collezione che recano lo slogan “I am not a terrorist, please don’t arrest me”.

Non a caso alcune sue collezioni si intitolano Propaganda, Active Resistance e Active Resistance to Propaganda e testimoniano il suo forte dissenso nei confronti delle amministrazioni Blair e Bush.

Ma è anche un’innamorata di Venezia e ora vuole mobilitarsi a favore della città e del suo possibile degrado.

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