Appello del sindacato: «Scuole sporche, intervenga il prefetto»
MESTRE. Camera del Lavoro, Filcams e segreteria generale Flc scuola per la prima volta unite, dichiarano “guerra” a mense e aule sporche e chiedono un intervento unitario del prefetto di Venezia, del Miur e dei sindaci perché facciano pressione sul governo. Anno scolastico nuovo, problemi vecchi: i sindacati stanno ricevendo lamentele da vari Comuni: le situazioni più critiche si registrano a Venezia e in alcuni comuni della Riviera. Pochi bidelli e operatori ausiliari, oltre a personale Manutencoop a corto di ore, secondo il sindacato contribuiscono a creare una situazione esplosiva.
«Si ripete il copione dell’anno passato», spiega Ugo Agiollo della segreteria della Cgil Camera del Lavoro, «nelle realtà scolastiche regna la precarietà, si vive alla giornata, in molte scuole le risorse sono inadeguate, la situazione igienica è preoccupante. In alcuni plessi le pulizie vengono addirittura eseguite a giorni alterni per 15 minuti». Denuncia: «Ci sono lavoratori che vengono assunti per 45 minuti al giorno, c’è chi segnala il rischio chiusura. Per questo vogliamo chiedere al Prefetto e al Miur in prima istanza, così come alle istituzioni, commissario e sindaci, di intervenire prima che sia tardi. Non servono operazioni di tamponamento, o il ricorso ai genitori, bisogna prendere atto che le scelte fatte sono state disastrose».
«Ci sono persone che hanno avuto contratti di 7, qualcuno addirittura di 3 ore», spiega Gianfranco Rizzetto (Filcams Venezia), «Alcune lavoratrici si sono licenziate come avvenuto al circolo 1 e 2 di Mira, che ha perso 11 ausiliarie su 29. E dopo che queste hanno abbandonato, le ore non sono state redistribuite perché nel frattempo la scuola ha subìto un taglio di ulteriori 24.800 euro. Da un anno e mezzo non abbiamo visto i cosiddetti Piani d’azione, che dovrebbero specificare cosa deve fare il personale. A metà ottobre la situazione è di incertezza totale».
Non solo. «Se c’è una riunione» denuncia la Cgil «arriva una improvvisa task force il giorno prima a pulire. Abbiamo chiesto un mese fa un incontro a Manutencoop per conoscere i contratti in essere». Chiarisce Carlo Forte (Flc scuola). «Manutencoop non ha risorse, allora viene chiesto un maggiore sforzo ai collaboratori scolastici e si crea un problema di straordinari e concorrenza, perché il lavoro in più viene sottratto alle lavoratrici Manutencoop. La situazione è esplosiva: per questo chiediamo un intervento collettivo». Infine: «Ci sono scuole, come la Santa Barbara di via Miranese o la Querini di Mestre, dove su pressione di presidi o genitori le ore per le pulizie sono saltate fuori, quindi crediamo che Manutencoop un margine d’azione ce l’abbia».
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