Appartamenti, boom di compravendite a Venezia
VENEZIA. Sempre più disabitata, eppure sempre più attrattiva dal punto di vista immobiliare, specie per chi vede il mattone come investimento, meglio se nel comparto turistico.
Venezia è così: se da un lato il contatore dei residenti è sceso sotto quota 54 mila - per la precisione 53.986 persone al 26 ottobre, secondo i dati dell’anagrafe di Ca’ Farsetti - il mercato delle compravendite immobiliari in centro storico porta il segno più: nel 2016 si registra una crescita dei metri quadrati compravenduti dell’11,9%, per un volume di 300mila metri quadrati. E gli alloggi più ricercati in centro storico sono i piccoli appartamenti di 40-50 metri quadrati, ideali da trasformare in bed&breakfast, affittacamere e locazioni brevi. Dopo anni a tinte fosche per colpa della crisi, si rivedono segnali positivi nel “Rapporto 2017 sul mercato immobiliare residenziale del Veneto” realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Casa.it. Una positività che coinvolge Venezia ma anche il Veneto, terzo in Italia, dove le compravendite sono cresciute del 6,4% nel 2017 rispetto al 2016.
Segni positivi. «Il fatturato ha iniziato la ripresa nel 2015 e ha proseguito il trend positivo nel 2016 con 1,6 miliardi di euro, ovvero il 9,9% in più rispetto all’anno precedente. E le previsioni sono di un mantenimento del trend», si legge nella relazione di Scenari Immobiliari in relazione a Venezia. Positivo anche l’indice di assorbimento, ovvero il rapporto percentuale tra metri quadrati compravenduti sul totale dei metri quadrati sul mercato: il valore registrato è del 75% nel 2016, il 5,4% in più sul 2015. L’offerta invece ha fatto registrare una diminuzione nel 2017, con un -2,9% rispetto al 2015.
I prezzi e le quotazioni. Dopo che dal 2009 l’andamento dei prezzi aveva subìto una contrazione, con le maggiori svalutazioni a Mestre e in periferia, nel 2016 le quotazioni nel comune di Venezia hanno ripreso a crescere. Nelle zone più prestigiose del centro storico, in particolare nei dintorni di San Marco, il valore delle quotazioni si attesta oltre il 3% rispetto al 2016, mentre la media in centro storico è del 2,2%, tenuto conto che ci sono zone come Cannaregio e le Zattere dove la percentuale è attorno all’1%. Diversa è la situazione al di là del ponte della Libertà: a Mestre la variazione negativa si attesta al 2,1%, nella periferia a -1,4%, con Murano e Burano fanalini di coda, con perdite attorno al 5-6% poiché, nonostante la domanda molto alta, l’offerta è scarsa. E spesso le case in vendita non sono di valore.
Gli investimenti. Se i veneziani lasciano il centro storico, allora chi compera le case? «È molto attivo il mercato degli investimenti residenziali, con una forte domanda di piccoli alloggi da sistemare e mettere a reddito per brevi locazioni, spesso turistiche. Chi compera di più sono i veneti che puntano all’investimento», spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, «L’immobile più richiesto è l’appartamento da 40-50 metri quadrati, anche se il prezzo al metro quadrato è più alto. Il costo si aggira sui 250-300mila euro ad appartamento, a cui va aggiunta la ristrutturazione che incide per un ulteriore 30%». E se l’appartamento diventa residenza turistica, ci sono alcuni standard da rispettare e quindi la ristrutturazione deve essere fatta a regola d’arte.
Gli operatori. «La ripresa c’è e la stiamo vedendo tutti. Ma il mercato si muove ancora su livelli non del tutto positivi. E questo nonostante il centro storico abbia avuto molti meno problemi rispetto a Mestre», osserva Roberto Loschi, presidente provinciale della Fiaip, l’associazione degli agenti immobiliari, «Le compravendite vanno a buon fine solo dove il prezzo è corretto».
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