Apparentamento in dirittura d’arrivo tra la Pilla e Leo

Ballottaggio a San Donà. Il centrodestra riunisce le forze in vista della sfida del 24 giugno con il sindaco Cereser
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - PILLA FRANCESCA E OLIVIERO LEO, CANDIDATI SINDACI, SI SONO INCONTRATI ALLO STREET FOOD
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - PILLA FRANCESCA E OLIVIERO LEO, CANDIDATI SINDACI, SI SONO INCONTRATI ALLO STREET FOOD

SAN DONÀ. Il centrodestra verso l’apparentamento tra Francesca Pilla e il gruppo di Oliviero Leo. Anche ai vertici regionali e nazionali del partito prende corpo l’idea che il primo turno ha rappresentato un confronto, le primarie inizialmente rigettate, per decidere chi sarebbe stato il candidato più votato da supportare poi al secondo turno di ballottaggio. Ieri sono intervenuti tra gli altri Brunetta e il coordinatore regionale di Forza Italia, Adriano Paroli per discutere con i vari esponenti di San Donà. Le logiche politiche coinvolgono dunque i livelli più alti dei partiti.

Brunetta ha telefonato a Leo confrontandosi da generale a generale: il primo generale del partito dei berlusconiani, il secondo generale in ausiliaria dell’esercito e capo della coalizione che adesso deve decidere con chi schierarsi al secondo turno dopo la sconfitta che lo ha reso “ago della bilancia”, almeno sulla carta. Hanno comunque lasciato ampia autonomia a Leo nelle trattative, pur esprimendo come punto di partenza l’unità del centrodestra per vincere il 24 giugno.

L’accordo formale, entro mezzogiorno di domenica, prevede sostanzialmente quattro consiglieri alla compagine di Leo sui 14 che andrebbero alla maggioranza se vincesse Francesca Pilla. Entrerebbero due consiglieri della lista Leo, Leo stesso e Carlo Patera, quindi uno alla lista Zaccariotto, la stessa Francesca Zaccariotto, e uno a Forza Italia, quindi Lucia Camata. Ne perderebbero uno Fratelli d’Italia, due la Lega e un altro la lista della Pilla. E qualcuno storce già il naso, pur messo in minoranza di fronte alle esigenze della realpolitik che sono spietate.

Ora il “nemico” da battere sembra essere davvero il centrosinistra di Cereser e su questa base si sta lavorando tra incontri e telefonate. «Stiamo decidendo tutti assieme su un possibile apparentamento», ha confermato Gianluca Forcolin, «a breve annunceremo la decisione ufficialmente. C’è una presa di coscienza da parte del gruppo di Leo che il primo turno ha rappresentato di fatto le primarie nel centrodestra e Francesca Pilla ha preso più voti. La decisione sarà assunta in modo collegiale con la massima serenità e senza veti». Neppure su Francesca Zaccariotto, dunque, che è stata protagonista di un duro scontro con Forcolin nella fase di discussione sul candidato da presentare per il centrodestra. Confermato l’arrivo della Meloni mercoledì, adesso i leghisti di San Donà sperano in una visita in riva al Piave del ministro Salvini per lanciare Francesca Pilla che è candidata indipendente, ma sostenuta dalla Lega.

Intanto, oggi Angelo Parrotta, candidato del movimento 5 stelle, deciderà assieme ai suoi referenti cosa fare al ballottaggio, probabilmente lasciando libertà agli elettori così come sta facendo Liberi e Uguali. Andrea Cereser ha già detto che non sono previsti apparentamenti: il suo obiettivo sono i cittadini che non hanno votato e quelli che hanno visto esclusi i propri candidati al primo turno.

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