Apologia del fascismo a Punta Canna, indagato Gianni Scarpa

CHIOGGIA. Da giovedì mattina il nome di Gianni Scarpa è ufficialmente inserito nel registro dei reati della Procura di Venezia. Il relativo fascicolo, affidato al sostituto procuratore Francesca Crupi, riporta l'ipotesi di reato di apologia del fascismo.
Intanto continuano mobilitazioni e proteste nei confronti della sua "gestione" dell'ormai famosa spiaggia alla foce del Brenta. "Il fascismo non è un'opinione". Con questo slogan una trentina di militanti di SI ha manifestato giovedì mattina all'ingresso dello stabilimento balneare Playa Punta Canna, la propria indignazione contro l'esposizione, all'interno di quel bagno, di alcuni cartelli che inneggiavano a Mussolini e rievocavano l'stmosfera del Ventennio.
Erano presenti, tra gli altri, il segretario regionale di Si, Mattia Orlando, il segretario provinciale di Padova, Sebastian Kohlscheen, mentre mancavano il deputato Giovanni Paglia, impegnato in aula alla Camera, e la segretaria veneziana Heidi Crocco.
"Non si scherza con le canne del fucile e le camere a gas" hanno detto i rappresentanti di SI, ricordando che la sopraffazione degli avversari politici, compiuta dal fascismo, le persecuzioni e lo sterminio, degli ebrei o dei "tossici", come dice il gestore del bagno Gianni Scarpa, sono inaccettabili. Sinistra italiana, in ragione della demanialità della concessione, è tornata a chiederne la revoca perchè "sul terreno dello Stato non si possonl compiere atti contrari alle leggi dello Stato". La manifestazione, seguita da polizia e carabinieri, si è svolta pacificamente, senza intralci per chi voleva accedere alla spiaggia, ed è durata circa un'ora.
Su Punta Canna interviene anche il leader della Lega Nord, Matteo Salvini: "Indagato per apologia di fascismo Gianni Scarpa. Pazzesco. Lasciate lavorare in pace la gente! Con assassini, spacciatori e clandestini a spasso, lo stato italiano processa le idee. Mettendomi a disposizione di Gianni per un’eventuale difesa legale, mi viene voglia di andare a trovarlo a Chioggia. #pdacasa #leideenonsiprocessano». Così il segretario federale della Lega Nord

Nel pomeriggio di giovedì, su Punta Canna si è espressa la Procura di Venezia: "Ricevuta la relazione della Digos abbiamo provveduto ad iscrivere nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di apologia di fascismo il gestore della spiaggia di Punta Canna a Chioggia": ha detto il procuratore della Repubblica di Venezia, Bruno Cherchi. Il gestore, Gianni Scarpa, è l'unico indagato nel fascicolo d'inchiesta in mano al procuratore e alla pm Francesca Crupi. "Faremo le indagini del caso" ha proseguito "valuteremo la documentazione e faremo ulteriori accertamenti per poi procedere a seconda dell'esito del nostro lavoro". Il reato contestato fa riferimento all'articolo 4 della legge 645 del 1952, la cosiddetta legge Scelba. "A noi" ha concluso "non spettano valutazioni politiche sulla vicenda perché non ci appartengono".
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