Aperta “Stella Marina” «Ecco la casa di riposo attesa da decenni»

JESOLO. «Sarà la nuova grande casa degli anziani che ci chiedono affetto e anche strutture adeguate». Le parole del Patriarca Francesco Moraglia, ieri a Jesolo per l’atteso taglio del nastro della nuova casa di riposo di Jesolo in via King “Stella Marina” assieme al sindaco, l’assessore regionale Lanzarin e le autorità. Due anni di lavoro per realizzare questa struttura da 120 posti; a regime un centinaio di dipendenti assunti, in prevalenza del territorio jesolano.
Una gioia per il sindaco, Valerio Zoggia, e il vice sindaco Roberto Rugolotto che hanno sempre creduto in questo progetto. Consegnata ora alla città un’opera che il territorio chiedeva da decenni. Un investimento da 10 milioni per la Cooperativa sociale Universiis di Udine. Il nuovo Centro servizi è stato costruito su un’area di 15.000 metri quadrati, 2500 dei quali dedicati all’edificio di tre piani, ampio spazio verde all’esterno e una viabilità con parcheggi per ulteriori 4000 metri quadrati. Quattro i reparti, ognuno di un colore, giallo, arancione, verde e lilla, con i nomi dei principali quattro venti, Scirocco, Bora, Grecale e Maestrale.
Abbondano sale ricreative, per la Tv, la palestra, piccole cucine, anche il parrucchiere e le varie prestazioni mediche specifiche per gli anziani, come il podologo. Gli ospiti sono per il momento una decina, ma gli altri arriveranno a gennaio con l’accreditamento. Massima attenzione alla sostenibilità ambientale con moderni sistemi per il recupero dell’acqua piovana e pannelli fotovoltaici per l’energia elettrica. Suddiviso in 4 blocchi da 30 posti letto ciascuno per un totale di 120 posti, 90 dei quali accreditati dalla Regione. «Jesolo ha finalmente la sua casa di riposo» ha detto il sindaco «l’inaugurazione rappresenta una tappa storica per la nostra comunità. Non posso che trasmettere tutto il mio orgoglio per un’opera che amplia i servizi a sostegno della fascia più anziana della popolazione su cui Jesolo già investe molto attraverso i programmi messi in campo dalle Politiche Sociali e dalle attività del Centro “Sandro Pertini”. Questo significa essere città solidale, questo significa essere realtà di persone che si prendono cura di altre persone». —
Giovanni Cagnassi
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