Aperta l’accademia per operatori turistici

BIBIONE. «Il successo del turismo deve passare attraverso una maggiore formazione degli addetti al settore: solo così si vincono le sfide del mercato globale». Sono le parole del presidente di...

BIBIONE. «Il successo del turismo deve passare attraverso una maggiore formazione degli addetti al settore: solo così si vincono le sfide del mercato globale». Sono le parole del presidente di Bibione Live, Giovanni Mazzarotto, a margine delle giornate di apertura della nuova scuola di formazione Bibione Academy Destination.

Tra i dati di maggior riflessione, a livello regionale, spunta il cambio generazionale di circa 13.336 microimprese (pari al 18,6% del totale), che da qui al prossimo anno vedranno il passaggio del testimone da padre a figlio. Tra queste, ovviamente, una larga fetta è rappresentata dalle aziende turistiche familiari, una realtà storica che negli anni ha costruito la fortuna del Veneto, ancor oggi prima regione a livello nazionale. «È un aspetto che deve essere risolto», analizza Mazzarotto, «considerato che il numero di imprese a conduzione familiare attive, in Veneto, è di 71.774 pari al 10,2% secondo i dati forniti dalla Confartigianato. Quasi 15mila realtà saranno interessate da un passaggio generazionale che vuol dire cambiamento delle competenze possedute e richieste. Nel mondo, per esempio, la figura della receptionist è tra le meno richieste e in Veneto invece lo stesso profilo è ancora ai primissimi posti, mentre il rapporto con il cliente, secondo quanto ci dice uno studio dell'Università Ca'Foscari, è ritenuto non fondamentale visto che le richieste di tale profilo sono decisamente più scarse». L'Accademia di alta formazione bibionese, iniziata da qualche giorno e già con il tutto esaurito nei posti, si propone di andare incontro anche a questo tipo di problematiche, in una stagione turistica che per la costa veneziana potrebbe rappresentare una sorta di anno zero dal 2008, anno della crisi, ad oggi. Ai corsi stanno prendendo parte operatori provenienti dalle vicine realtà di Caorle, Jesolo e Lignano. «Il nostro compito», conclude Mazzarotto, «è promuovere uno stile turistico e un territorio di alto livello con l'obiettivo di farci scegliere dal cliente. La scelta della struttura è un secondo passaggio che non ci sarà mai se non avremo attratto, per prima cosa, il turista che gravita nelle nostre aree».

In quest'ottica, infine, il consorzio ha commissionato una ricerca di mercato in collaborazione con l'università di Klagenfurt per conoscere l'appeal dei mercati tedesco ed austriaco nei confronti delle località dell'intero Alto Adriatico. (a.con.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia