Aperitivo solidale a Portogruaro

PORTOGRUARO. A Portogruaro domenica 26 luglio è stato il giorno dell'aperitivo solidale. Sono quasi le 19, quando i giovani migranti cominciano a parlare e a raccontare le loro esperienze. Siamo a Santa Rita, in uno dei rioni più popolari di Portogruaro. E' anche quello che accoglie i migranti, che, nonostante le rassicurazioni del Prefetto, restano ancora, poco più di 50, nella palestra della scuola di ragioneria Luzzatto di Portogruaro, dichiarata inagibile dall'Asl. Entro venerdì si dovevano cominciare le operazioni di trasferimento dei richiedenti asilo, ma stanno tardando.
I giovani si sono presentati alla comunità di Portogruaro. Ad accoglierli c'era l'associazione appena formatasi, la Portogruaro Solidale, che ha organizzato questo speciale incontro con la cittadinanza, cui hanno preso parte anche alcuni esponenti del centrosinistra: si sono riconosciuti l'ex sindaco Antonio Bertoncello, il capogruppo di “Centrosinistra più avanti” in consiglio comunale, Marco Terenzi, l'altra consigliera comunale Irina Drigo e tante persone delle associazioni solidali portogruaresi. Ogni rappresentante dello Stato da cui provengono (tra gli altri Gambia, Nigeria, Mali, Somalia e altri dell'Africa) hanno voluto raccontare la loro esperienza. E ringraziato la comunità di Portogruaro.
In molti hanno trovato nella città del Lemene una seconda famiglia, in particolare grazie all'impegno di un centinaio di volontari che hanno procurato vestiti, scarpe e altri generi di prima necessità per le esigenze più disparate. Sono molto giovani i migranti che hanno preso la parola a Portogruaro. Hanno raccontato di aver lasciato a casa, tra le guerre civili e gli attacchi terroristici, il padre, la madre, i loro fratelli e le loro sorelle. Hanno salutato, forse per sempre, anche i loro amici. Trovandone di nuovi nella città di Portogruaro. Alcuni si stanno integrando, studiano con diligenza l'italiano e hanno manifestato l'intenzione di restare in Italia. Per formarsi e per continuare a vivere. Chissà qual è il vero volto di Portogruaro. Quello dell'accoglienza visto domenica, o quello della diffidenza?
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