Anziano pota due alberi: denunciato, rischia una multa salata

Vetrego. L’uomo intendeva aiutare il Comune: il fatto segnalato alla Procura. Il giardiniere volontario è finito nelle morse della peggior burocrazia

VETREGO. Due alberelli troppo rigogliosi impediscono la visuale: il cittadino li pota e ora rischia una multa salata. È stato segnalato da ignoti per il suo lavoro, ma voleva solo aiutare il Comune che non era ancora intervenuto a causa dei pochi fondi a disposizione. È accaduto a Vetrego.

Da dire che forse il volonteroso cittadino si è fatto prendere troppo la mano, almeno secondo una recente legge in materia per cui gli alberi non possono essere “capitozzati”, cioè tagliati troppo nella chioma. Usanza però molto frequente in passato, soprattutto in zone di campagna, perché la capitozzatura pareva rendere la chioma più regolare e duratura.

Adesso la pratica è vietata: c’è il rischio ti che l’albero venga indebolito nella struttura, con rischi per la sua stabilità e quindi la sicurezza delle persone. Il giardiniere volontario è così finito nelle morsa della peggior burocrazia: il suo intervento è stato denunciato alla polizia locale, che ha dovuto procedere inviando alla Procura una segnalazione per danni al patrimonio pubblico. Una storia che stride con il percorso di collaborazione intrapreso proprio a Vetrego dal locale comitato che si è offerto, in accordo con il Comune, di fare la manutenzione di aiuole e fioriere in paese, prima forma di volontariato civico a Mirano.

Per questo motivo proprio il comitato si è subito schierato dalla parte del cittadino e si offrirà di pagare l’eventuale multa con una colletta. «In Italia vale più un alberello che la buona volontà di un cittadino che non conosceva una delle migliaia di leggi dello Stato», affermano dal comitato, «uno Stato molto efficiente in questi casi, non altrettanto nel tutelarci dai furti nelle case o dal mandare in galera politici corrotti». In Comune fanno sapere che il caso non è isolato: sempre più spesso infatti capita di avere a che fare con cittadini che prendono l’iniziativa di fronte a mancati interventi e pericoli reali, come chiome troppo sporgenti e marciapiedi impraticabili a causa di rami troppo bassi. «Il budget annuo a disposizione dopo l’entrata in vigore della spending-review per la manutenzione del verde», spiega l’assessore ai parchi, Federico Vianello, «è diminuito del 35% rispetto a quanto si spendeva nel 2008-2010. Inevitabile dover razionalizzare gli interventi: gli sfalci dell’erba, ad esempio, sono diminuiti da 8-10 a 5-8 l’anno».

Inoltre la disponibilità per gli interventi straordinari (potature di piante secche, taglio di quelle danneggiate, rotture dei giochi nei parchi) si è quasi azzerata. «Penso tuttavia che malgrado le difficoltà», conclude Vianello, «il Comune stia facendo la sua parte».

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