Anziano investito e ucciso sulle strisce

Mirano. L’incidente ieri mattina a Scaltenigo, vittima Alessandro Agnelutto, 72 anni: lavorava alla gastronomia “da Mirka”
SCALTENIGO. Ucciso mentre attraversa la strada per raggiungere il suo negozio. Tragico investimento mortale ieri mattina a Scaltenigo, in pieno centro. Vittima Alessandro Agnelutto, 72 anni, padre della titolare della gastronomia “Cucina da Mirka” e residente nella vicina Ballò.


Il dramma si è consumato intorno alle 10.40 lungo la centralissima via Caltana, davanti alla chiesa del paese e a pochi metri dall’attività di famiglia. L’uomo stava attraversando a piedi sulle strisce quando è stato investito da un’auto, una Opel Calibra guidata da un uomo di Santa Maria di Sala, V.B., 62 anni, che potrebbe non essersi accorto del pedone in carreggiata a causa del riverbero del sole. Appena sbucato dalla doppia curva davanti alla chiesa del paese, infatti, sarebbe rimasto abbagliato e non si sarebbe accorto del settantaduenne, centrandolo in pieno e sbalzandolo sull’asfalto. La dinamica esatta è al vaglio della polizia locale del Miranese, che ha effettuato i rilievi dell’incidente inviando sul posto due pattuglie coordinate in loco dal commissario Alberto Busolin.


Secondo una prima ricostruzione il pedone stava attraversando via Caltana per dirigersi verso il negozio di gastronomia gestito dalla figlia Mirka. Un percorso fatto centinaia di volte: arrivato sul bordo del marciapiede, Agnelutto ha atteso la strada sgombra dalle auto e ha attraversato sull’attraversamento pedonale che porta alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Scaltenigo. Da sinistra, in direzione del semaforo del centro, è sopraggiunta la Opel, secondo i testimoni a velocità non particolarmente sostenuta, anche perché in uscita dalla doppia curva del centro. Probabilmente una distrazione del conducente oppure, appunto, il riflesso del sole e si è consumata la tragedia: il pedone è stato caricato sul cofano della vettura, sfondando il parabrezza e poi cadendo a terra. È spirato poco dopo sull’asfalto, rendendo vano ogni tentativo di salvargli la vita da parte dei medici del Suem 118 accorsi sul posto con un’ambulanza da Mirano.


Straziante l’arrivo quasi immediato sul posto della moglie e della figlia, che aveva da poco aperto il negozio come tutte le mattine.


Per permettere i soccorsi e i rilievi di legge la polizia locale dell’Unione ha chiuso via Caltana dal luogo dell’incidente fino all’altezza della chiesa e non sono mancati i disagi alla circolazione, anche per la mancanza in loco di una viabilità alternativa. L’Opel Calibra è stata posta sotto sequestro e rimossa dall’Aci Ghedin di Noale, il fascicolo ora è in mano al pubblico ministero Massimo Michelozzi che dovrà valutare la posizione dell’investitore, considerato anche il fatto che il pedone sembrava trovarsi proprio in corrispondenza di un attraversamento pedonale segnalato.


Alessandro Agnelutto viveva poco distante dal luogo dove è spirato, a Ballò, in via Stazione. Commerciante, con una figlia, avrebbe festeggiato l’estate prossima 50 anni di matrimonio con la moglie Nives.


©RIPRODUZIONE RISERVATA




Riproduzione riservata © La Nuova Venezia