Anziano di 82 anni in vacanza a Venezia finisce in carcere

Inglese colpito da un ordine di cattura internazionale dal 1978 accusato di aver sottratto soldi alla multinazionale per cui lavorava
Di Carlo Mion
BOLLIS INTERPRESS VENEZIA 13.01.2009.- CARCERI SANTA MARIA MAGGIORE.
BOLLIS INTERPRESS VENEZIA 13.01.2009.- CARCERI SANTA MARIA MAGGIORE.

Chissà se negli ultimi 35 anni ha mai pensato che prima o poi la giustizia sarebbe arrivata a presentargli il conto. Di sicuro era oramai convinto che a 82 anni l’avrebbe fatta franca. Si è sbagliato e sabato sera l’anziano inglese di origini cingalesi si è ritrovato in carcere. Infatti su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale emesso dalle autorità dell’Arabia Saudita perché nel 1978 era stato ritenuto colpevole di aver rubato i soldi dell’azienda per la quale lavorava e destinati ai dipendenti dell’azienda. La polizia lo ha rintracciato e dopo averlo arrestato lo ha messo a disposizione del presidente della Corte D’Appello di Venezia che ora dovrà pronunciarsi su come applicare quel mandato di cattura internazionale ed eventualmente decidere se estradare verso l’Arabia Saudita o meno l’uomo.

La polizia ha rintracciato il suddito di sua Maestà in un albergo del centro dove aveva preso alloggio per un periodo di vacanza. Chissà quante altre volte aveva alloggiato in questi 35 anni in alberghi di mezza Europa lui che manager di una multinazionale araba del settore petrolifero, era abituato a viaggiare. Nessuno, a quanto pare, controllando i documenti aveva mai scoperto che lo stavano cercando perché stando all’accusa si era tenuto parecchie migliaia di dollari che invece erano destinati ai dipendenti della multinazionale. Stando al passaporto i soldi li aveva spesi anche in viaggi, diversi i visti di entrata in altrettanti paesi.

L’anziano inglese ha mostrato non poco stupore quando i poliziotti di una volante lagunare hanno bussato alla porta della sua stanza d’albergo invitandolo a seguirli in questura per delle comunicazioni. Infatti i colleghi degli agenti controllando le schedine che quotidianamente gli albergatori inviano alla polizia e relative ai nominativi dei clienti, avevano scoperto il carico pendente. E ancora più stupito è rimasto quando gli hanno comunicato che doveva andare in carcere in attesa che il presidente della Corte d’Appello si pronunci sulla possibile estradizione in Arabia Saudita. Considerata l’età è molto probabile che ben presto l’uomo torni a casa libero.

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