Anziani raggirati dal falso tecnico del gas, spariti 50 mila euro
MESTRE. Prima ha carpito la fiducia della coppia di settantenni presentandosi come un tecnico del gas preoccupato della sicurezza nell’appartamento. Poi ha consigliato agli anziani di radunare tutto l’oro di famiglia e i contanti della pensione messi da parte “per evitare che si annerissero”, così ha detto. Infine ha fatto mettere il malloppo nel frigorifero e non appena i due settantenni si sono distratti, ha preso tutto e si è dato alla fuga. Un colpo, quello messo a segno mercoledì verso le 13 in un appartamento di via Enrico Caviglia, alla Bissuola, che al finto addetto del gas è fruttato ben 50 mila euro tra i gioielli e il denaro. Dietro al tecnico, che secondo la descrizione dei due anziani era un uomo sui 35-40 anni, che parlava in italiano, con la carnagione chiara, magro e con addosso un giubbetto catarifrangente, si nascondeva infatti un ladro di professione che aveva evidentemente studiato il colpo nei minimi dettagli, scegliendo chi colpire e probabilmente sapendo che il bottino sarebbe stato lauto.
Al campanello della coppia di anziani, il tecnico si è presentato come un addetto della società del gas che avrebbe dovuto rilevare la presenza di una fuga di gas. Per evitare l’annerimento dei gioielli in oro e il danneggiamento delle banconote - è stato il consiglio del finto tecnico - tutti i beni di valore sarebbero dovuti finire in un sacchetto da riporre al sicuro nel frigorifero. Gli anziani hanno eseguito l’ordine sotto l’occhio vigile del ladro che, minuto dopo minuto, vedeva sempre più concretizzarsi il suo progetto. Quando i settantenni hanno messo assieme tutti gli ori di casa recuperandoli dai portagioie e dalle scatoline e hanno aggiunto anche tutti i contanti per un valore di 50mila euro, il colpo era ormai pressoché fatto. Al ladro è bastato un momento di distrazione dei coniugi per prendere il sacchetto dal frigorifero e andarsene con una scusa. Della verifica sulla fuga di gas evidentemente non c’era più bisogno.
Il padrone di casa si è reso conto di quello che era successo solo dopo alcuni minuti. Ma del malvivente non c’era già più traccia. Si era allontanato a piedi e con ogni probabilità c’era un complice ad attenderlo poco distante. L’anziano ha chiesto l’intervento del 113, sul posto le volanti. Nell’appartamento è intervenuta anche la scientifica alla ricerca di tracce utili. Le forze dell’ordine raccomandano, specie agli anziani, di non aprire la porta agli sconosciuti e di verificare sempre l’identità degli addetti non fidandosi del cartellino ma rivolgendosi direttamente all’ente di cui dicono di appartenere.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia