«Anziani lasciati soli, sporchi e senz’acqua»

Cavarzere. La denuncia del Comitato familiari ospiti dell’Ipab. Chiesto un consiglio straordinario

CAVARZERE. «Anziani che, a turno, vengono collocati in poltrona per tutto il giorno, senza essere cambiati e odori conseguenti che ristagnano nelle camere. Anziani che soffrono la sete perché non hanno il coraggio di chiedere da bere al personale costantemente indaffarato a espletare l’ordinario senza poterne ascoltare le esigenze, e che possono rivolgersi solo ai parenti, propri o di altri utenti, per avere un goccio d’acqua». Le parole di Nadia Domenicale, presidente del Comitato familiari degli ospiti della casa di riposo Danielato, già riportate dalla Nuova qualche giorno fa, hanno trovato eco. Le segnalazioni di disservizi al terzo piano (quello con maggior carico assistenziale) della struttura per anziani, si sono moltiplicate anche da parte di altri cittadini che hanno i parenti nella struttura e che confermano, se mai ve ne fosse stato bisogno, le parole della Domenicale. Una situazione che ha spinto il consigliere comunale Emanuele Pasquali a chiedere la convocazione di un consiglio ad hoc sull’argomento. «C’è l’urgenza di conoscere le condizioni dei nostri ospiti ammalati e anziani» scrive Pasquali «e questo non ammette tempi lunghi, né giri di parole o, ancor peggio, indifferenza, in forza di un dovere civico che non deve convertirsi in dialettica politica». In passato, infatti, l’atteggiamento del cda dell’Ipab Danielato è sempre stato improntato alla teoria della “congiura”, quasi che i problemi segnalati, da sindacati, cittadini e utenti, fossero il frutto di un pregiudizio politico. Un comportamento non dissimile da quello della maggioranza, in consiglio comunale, uno dei cui esponenti, Fabrizio Bergantin, è anche presidente del cda del’Ipab. Un conflitto di interessi strisciante di cui la maggioranza ha sempre rifiutato di prendere atto perché non sarebbe in contrasto con la legge, anche se lo è, evidentemente, con la trasparenza della gestione. Basti ricordare il recente aumento delle rette, mai spiegato dal cda, di cui neppure il Comune ha mai chiesto ragione e che non è servito, a quanto si vede, a migliorare i servizi forniti.

Diego Degan

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