Anziana rifiutata, segnali di dialogo

La donna sarà forse ospitata da altri parenti in attesa di un posto in una casa di riposo. I Comuni mediano
Di Alessandro Abbadir
DOTT. BANDINI OSPEDALE PIOVE..BELLUCO
DOTT. BANDINI OSPEDALE PIOVE..BELLUCO

PIOVE DI SACCO. Si sgretola il muro del rifiuto e intanto N.L., l’anziana di 84 anni che la figlia non vuole che torni a casa, resterà per qualche giorno ricoverata nel reparto di Geriatria dell’ospedale di Piove di Sacco, almeno fino a lunedì. La decisione è stata presa dallo stesso ospedale padovano in un serrato confronto negli ultimi giorni con il Comune di Piove. Intanto il Comune è riuscito ad aprire con la famiglia dell’84enne un dialogo che dovrebbe portare alla soluzione del caso in tempi non lunghi.

N.L. nelle scorse settimane è stata ricoverata per seri problemi cardiaci, abita in una casa che in questo momento è inagibile dal punto di vista igienico. «Abbiamo aperto», spiegano il sindaco di Piove di Sacco, Davide Gianella, e l’assessore ai Servizi sociali, Paola Ranzato, «un canale di dialogo sia con il marito della figlia che non vuole la mamma a casa, sia con altri parenti prossimi dell’anziana. Abbiamo visto che il fronte del rifiuto si sta via via sgretolando e pensiamo di aprire un percorso condiviso che eviti soluzioni traumatiche o giudiziarie, cioè con denunce per abbandono di famigliare da parte delle autorità». Le soluzioni più praticabili, secondo l’ente locale, sono due. «La prima consiste», spiega Ranzato, «in un accasamento dell’anziana a Campagna Lupia dove risiede la figlia D.L. Si tratterebbe solo di un periodo limitato, il tempo per capire le disponibilità economiche della famiglia che saranno evidente dopo la trasmissione ai nostri uffici del reddito Isee.Un’altra strada che stiamo percorrendo è quella di sistemare la donna in casa di altri parenti, non cioè della figlia, sempre disposti ad accoglierla».

Resta difficile la soluzione che punta a risistemare la casa dell’anziana in via Capponi. In Comune intanto ricordano che la situazione familiare in cui si inserisce questo caso è complessa. Già il marito della donna vive in una casa di riposo e l’ente locale sta contribuendo direttamente al sostentamento.

«In questo l’ospedale sta cercando in tutti i modi», spiega l’assessore, «di evitare di far sapere all’anziana che ormai sarebbe dovuta essere dimessa una settimana fa se la figlia non l’avesse rifiutata». Della vicenda si sta interessando anche il Comune di Campagna Lupia che ha preso contatto con quello di Piove. Assistenti sociali e domiciliari sarebbero pronti a dare un aiuto alla figlia della donna, nel caso in cui l’anziana sarà portata nel centro rivierasco.

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