Anziana morta soffocata quattro persone indagate
Sarebbero almeno quattro gli indagati dalla Procura di Venezia per la morte per soffocamento di una donna di 72 anni all’ospedale di San Donà mentre stava consumando il pranzo. La Procura, come avviene, in questi casi, ipotizza il reato di omicidio colposo.
Martedì alle 11.30 in Procura a Venezia ci sarà il conferimento dell’incarico per l’autopsia che sarà affidata al medico legale Antonello Cirnelli. Subito dopo il professionista si metterà al lavoro. Si tratta di capire se vi siano state responsabilità tra il personale medico e paramedico del reparto di medicina e di rianimazione, ma anche tra i volontari addetti ad accudire i pazienti. La donna era ricoverata da diverse settimane nel reparto di medicina e soffriva di diabete.
Il dramma è avvenuto martedì scorso verso mezzogiorno quando l’anziana degente stava consumando il pranzo.
Originaria di Palermo, la signora era giunta al nosocomio di San Donà dalla Sicilia per un ricovero e una serie di analisi. L’anziana ha mangiato qualcosa che le ha fermato bruscamente il respiro.
I sanitari accorsi hanno fatto di tutto per salvarla e l’anziana è stata trasferita d’urgenza al reparto di rianimazione, dove è spirata. Non sono riusciti a salvarla nonostante i tentativi disperati. È morta dunque per le conseguenze di un soffocamento che in termine tecnico si definisce “ab ingestis”, ovvero una inalazione involontaria di materiale proveniente dal tubo digestivo.
L’autopsia disposta dal pubblico ministero, Rosa Gaerana Liistro che coordina le indagini, consentirà la settimana prossima di accertare le cause del decesso ed eventuali responsabilità tra i sanitari e il personale. I figli, anche loro a San Donà per assistere la madre, hanno saputo subito della morte dell’anziana madre e hanno vissuto momenti di enorme dolore e disperazione. Sono stati chiamati i carabinieri di San Donà dallo stesso reparto, mentre i figli hanno presentato un esposto alla Procura per fare luce sulle cause di questa morte ancora non del tutto chiara.
Le indagini sono iniziate dopo il tragico fatto con il massimo riserbo e i militari hanno sentito i sanitari e anche il personale volontario. Al momento non ci sono state dichiarazioni da parte dell’Usl 4 in merito alla vicenda. Il soffocamento “ab ingestis” è spesso causa di infezioni come la polmonite e può causare la morte anche di persone giovani e sane in caso di complicazioni. La donna era piuttosto debilitata da una forma di diabete mellito per la quale era in cura e continuamente assistita dal personale sanitario nel reparto di Medicina.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia