Anziana colpita dal virus del Nilo

La donna, 85 anni di Pianiga, è ricoverata a Mestre e le sue condizioni non sono preoccupanti

DOLO. Secondo caso di West Nile in provincia di Venezia. Dopo la prima segnalazione che aveva visto coinvolto a fine agosto un quarantenne donatore di sangue di Noale, a contrarre il virus è stata una donna di 85 anni residente a Pianiga che attualmente è ricoverata all’ospedale all’Angelo di Mestre. L’infezione è stata scoperta dal laboratorio di riferimento di Padova dopo che la donna si era presentata al pronto soccorso di Dolo con febbre e cefalea ed era stata quindi ricoverata nel reparto di Geriatria per essere sottoposta ad ulteriori analisi.

«La paziente è in buone condizioni», conferma la direzione generale dell’Asl 13, «ed è ricoverata nel reparto di Malattie Infettive di Mestre, trasferita dall’ospedale di Dolo dove era stata ricoverata i primi giorni di settembre. Si tratta del primo caso autoctono considerato che la persona non si è mai spostata dalla propria residenza».

La West Nile è una malattia virale trasmessa dalla puntura di una zanzara infetta la quale, a sua volta, si contagia pungendo uccelli migratori ma anche merli, corvi e gazze normalmente presenti nei nostri giardini. Nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica in alcuni casi si manifesta con sintomi simil-influenzali come il mal di testa, la nausea, a volte i linfonodi ingrossati mentre la forma grave, piuttosto rara, colpisce meno dell’1% delle persone infette, ed è caratterizzata da compromissione del sistema nervoso centrale e si manifesta come encefalite, meningite o meningo-encefalite. Intanto è partito il protocollo di prevenzione previsto dal Servizio Igiene Pubblica dell’Asl 13 in collaborazione con i comuni di Pianiga e Santa Maria di Sala, e con Veritas. Il primo intervento è stata una disinfestazione contro le zanzare adulte nei parchi pubblici, nei cimiteri e nelle scuole che si è svolta venerdì e sabato, oltre alla pubblicazione di un vademecum rivolto ai cittadini per evitare la proliferazione delle zanzare. «Si raccomanda di collaborare nel limitare i focolai di proliferazione delle zanzare», puntualizza l’Asl 13, «in particolare svuotando frequentemente i sottovasi di fiori o altri contenitori di acqua stagnante, evitando il formarsi di raccolte d’acqua nel terreno vicino a casa e mantenendo puliti i fossati di proprietà. Si ricorda l’uso di zanzariere e di prodotti insetticidi-repellenti anti-zanzare negli ambienti privati».

Giacomo Piran

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