Anziana aggredita in casa da due banditi
SAN DONÀ. Picchiata in casa per derubarla. Poco importa se non hanno trovato nulla da portare via, una vedova di 83 anni, A.D. , è stata punita con botte e spintoni. La donna si è trovata due uomini ieri in casa, nel primo pomeriggio. Sono entrati forzando una finestra, con il volto oltretutto coperto da una maschera terrorizzante.
Una volta dentro l'abitazione, in cui la donna era sola, le hanno intimato di stare ferma, immobile. Lei ha gridato: «Andatevene, lasciatemi in pace». Ma i due rapinatori per tutta risposta l'hanno aggredita picchiandola selvaggiamente, procurandole lesioni che hanno richiesto le cure mediche e giorni di prognosi. I due malviventi per nulla impietositi dalla donna anziana e sola, hanno iniziato a cercare in casa, rovistando dappertutto, tra la cucina, le stanze e altri vani dell'abitazione.
La donna ha detto che si sono espressi in lingua con accento straniero, ma non ha saputo indicare esattamente la possibile provenienza. Sembra avessero uno strumento elettronico in mano, forse per individuare oro e preziosi nascosti, ma che la donna non aveva in casa come ha subito detto loro implorandoli di andar via perché non avrebbero trovato nulla. E, infatti, nonostante cercassero febbrilmente qualcosa da rubare, hanno dovuto desistere. Sono andati via lasciando l'anziana a terra, indifesa e sotto choc.
Nessuno dei vicini si è accorto di nulla, nonostante il trambusto. Molti erano fuori casa a quell'ora o rinchiusi nelle loro stanze per combattere il caldo afoso e ancora estivo. La donna si è alzata barcollante, ha chiamato la figlia che si trovava in spiaggia a Eraclea Mare. E proprio la figlia ha chiamato i carabinieri di San Donà e anche l'autoambulanza che ha trasportato la donna all'ospedale di via Nazario Sauro.
I carabinieri sono giunti sul posto e hanno avviate le indagini e le ricerche dei due rapinatori che si sono dileguati. Prima hanno raccolto la sua testimonianza. La donna è ora ricoverata nell'ospedale di San Donà. Le sue condizioni non sono gravi, ma si è presa un bello spavento e a quell'età è stato necessario ricoverarla sotto osservazione prima di dimetterla. Non ha subito comunque lesioni gravi, a parte qualche ecchimosi sul corpo.
Ennio Mazzon, ex consigliere comunale per 30 anni, fondatore dell'Msi a San Donà, parente dell'anziana donna, ha reagito con rabbia e rassegnazione: «Con queste leggi permissive siamo alla mercè di ogni possibile delinquente che non esita ad aggredire una donna anziana che chiede aiuto. È uno scandalo e dobbiamo porvi rimedio, perché non possiamo andare avanti così».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia