«Antonio chiede di fare una vita normale»

Il figlio della coppia vivrà con gli zii e la nonna: «Ha bisogno del sostegno di tutti»

PIANIGA. « Accoglieremo Antonio come un figlio, per lui gli zii diventeranno la sua seconda famiglia . Questo ragazzo nono lo lasceremo mai solo. Andrà a vivere con lo zio Giuseppe nella casa in cui abita la nonna» . A dirlo è Ettore Bobbo zio di Antonio Garbin il diciannovenne che mercoledì pomeriggio ha visto la sua famiglia dissolversi. Una giornata in cui si è consumata la terribile tragedia di papà Gianni che si è impiccato e della mamma Daniela trovata morta in casa. Gli zii stanno facendo scudo come meglio possono per evitare che venga investito dalla furia degli eventi.

«Lo zio Giuseppe - spiega Ettore Bobbo- si è offerto da subito di poter ospitare Antonio, fino a quando vorrà. La casa dei genitori infatti per ora è stata messa sotto sequestro dalla magistratura e non è disponibile». Ma non sarà un’accoglienza temporanea. «Antonio è ancora molto giovane», dice lo zio, «e nonostante sia un ragazzo serio e preparato ha bisogno del sostegno di tutti in questo momento. Resterà così con gli zii nella casa in cui vive la nonna finché lo vorrà. Ora si tratta di intraprendere tutti insieme un percorso per dare un futuro ad un ragazzo come Antonio che è stato colpito in modo terribile negli affetti più cari».

Antonio ancora per qualche giorno resterà a dormire da un amico e poi zli e nonni cercheranno di parlare con lui per affrontare i grandi problemi che gli si porranno davanti.

«Antonio – dicelo zio – ci ha spiegato che vuole fare una vita “normale “ il più possibile anche se è ovvio che sarà difficile. Ha ricominciato ad allenarsi a tennis uno sport nel quale è una vera e propria promessa». Anche il sindaco Massimo Calzavara è pronto a dare una mano con tutti i mezzi possibili ad Antonio: «Come Comune ho messo subito a disposizione un supporto psicologico per il ragazzo rimasto orfano. Siamo pronti a dare una mano anche nel tempo monitorando la sua situazione in accordo con i parenti». Intanto tantissime persone soprattutto amici e vicini, hanno fatto visita in questi giorni ai famigliari colpiti dal lutto.

Alessandro Abbadir

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