Antiterrorismo, Venezia accoglie la Sos
MESTRE. Il Veneto e Venezia ora hanno la Squadra operativa di supporto (Sos), dei carabinieri. Si tratta di una decina di uomini del Battaglione Mestre, altamente preparati e pronti a intervenire in caso di emergenza terrorismo. La decisione di costituire questa nuova unità operativa è stata presa dopo gli attentati di Parigi nella redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, avvenuto nel 2015. Le prime squadre sono diventate operative a Milano e Venezia proprio nei giorni degli attentati di Bruxelles. Nella nostra città sono di stanza nella sede del Battaglione Mestre in viale Garibaldi.
I militari sono dotati di un equipaggiamento speciale, tra cui fucili d’assalto, scudi antiproiettile, caschi speciali e hanno on dotazione anche un automezzo blindato. Nelle Sos sono entrati soltanto gli uomini migliori: coloro che hanno avuto già esperienze di antisommossa, di conflitti a fuoco e di negoziazione. Il resto l’ha fatto la dura scuola dei carabinieri del Gruppo di intervento speciale - le teste di cuoio italiane - che per mesi hanno forgiato i colleghi. Secondo quanto spiegato, verranno impiegati nella sorveglianza degli obiettivi sensibili ma soprattutto sono pronti a intervenire in un’ora in caso di emergenza terrorismo in tutto il Veneto.
Il sistema di intervento più complesso di fronte a un attacco terroristico nel Centro Nord prevede la presenza di reparti dei Nocs della Polizia a Spinaceto, Roma, a poca distanza dall’aeroporto militare di Pratica di Mare. A Livorno, invece, sono distaccati i Gis dell’Arma dei carabinieri. Nel ruolino di marcia, gli uni e gli altri - entro due ore al massimo - si devono trovare nel punto di criticità dell’attacco terroristico. Un sistema di difesa di questo tipo fu varato inizialmente a Milano, per Expo 2015, poi a Torino, per l’Ostensione della Sacra Sindone, a Roma, ora a Venezia e Napoli e a seguire le altre città, tra cui Firenze. È un sistema in progress che il Viminale sta costruendo per rendere sempre più efficace l’intervento antiterrorismo. Ognuna di queste strutture garantisce la possibilità di intervenire in qualsiasi momento. In situazione d’emergenza, il personale viene richiamato in servizio ed entro un’ora è operativo laddove deve entrare in azione. In questo modo, con la creazione di una rete nazionale di intervento rapido, l’Italia cerca di essere all’avanguardia nelle attività antiterrorismo con risorse e addestramento adeguati.
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