Antidoping, la Procura deferisce il campione di ciclocross Franzoi
PADOVA. Enrico Franzoi, pluricampione italiano di ciclocross e iridato nel 2003, è stato deferito dall'Ufficio della procura antidoping alla Seconda sezione del Tribunale nazionale antidoping del Coni per violazione delle norme sportive sulla base di accertamenti nel quadro delle indagini scaturite dall'inchiesta della Procura della Repubblica di Bolzano, confermate poi dagli atti trasmessi dalla Procura di Padova. Per il campione di ciclocross, la Procura antidoping ha richiesto tre mesi di squalifica.
Una testimonianza contro Franzoi veniva dall'interrogatorio del marciatore Alex Schwazer, il 20 novembre scorso, in cui il campione altoatesino fa i nomi di ciclisti che figurano negli appunti del medico Michele Ferrari, sospeso e inibito dall'esercizio della professione nello sport dopo il caso Armstrong. Ferrari è risultato il consulente dello stesso Schwazer prima che il marciatore fosse "pizzicato" con il doping (uso di eritropoietina).
Schwazer, tra l'altro, durante la sua testimonianza ai giudici racconta che Ferrari un giorno ricevette, in uno dei loro appuntamenti il ciclista Enrico Franzoi, originario di Mogliano (Tv) e in forza per anni alle più blasonate scuderie ciclistiche venete.
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