Annullata dal Consiglio di Stato la vendita dei palazzi di Ca' Foscari

La dismissione delle proprietà dell'università veneziana è "inammissibile per difetto di giurisdizione". Il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar. Soddisfatta Italia Nostra
AGOSTINI VENEZIA 27.11.2008.- RESTAURATO IL PORTALE DELL'UNIVERSITA' DI CA' FOSCARI.- INTERPRESS
AGOSTINI VENEZIA 27.11.2008.- RESTAURATO IL PORTALE DELL'UNIVERSITA' DI CA' FOSCARI.- INTERPRESS

VENEZIA. Il Consiglio di Stato ha annullato la sentenza del luglio scorso con cui il Tar del Veneto aveva respinto il ricorso presentato da Italia Nostra contro la permuta dei Palazzi Storici dell'Universita' Ca' Foscari (Ca' Bembo, Ca' Cappello e Palazzo Cosulich) con la palazzina ex Enel, dichiarandolo "inammissibile per difetto di giurisdizione".

Lo rende noto la stessa Italia Nostra, la quale aveva sostenuto che "le procedure di sdemanializzazione e di decisione di alienazione dei beni pubblici sono attivita' di diritto pubblico e come tali sottoposte alla giurisdizione amministrativa, mentre solo i successivi contratti di vendita sono atti di diritto privato sottoposti alla giurisdizione ordinaria".

Ora i giudici del Tar del Veneto, rileva il comunicato dell'associazione, dovranno necessariamente pronunciarsi sulla questione e Italia Nostra ha 90 giorni di tempo per 'riassumere' il giudizio dinanzi allo stesso Tar. "Si tratta di un'importante vittoria anche per le tesi che Italia Nostra da sempre difende a livello nazionale - si sottolinea - per cui le procedure di dismissione dei beni pubblici (in aumento esponenziale per esigenze di bilancio degli enti pubblici), non possono essere esenti da valutazione da parte di un giudice terzo. Valutazione che risulta marginale quando ad essere alienati sono capannoni, caserme o magazzini, rivelandosi invece centrale quando ad essere ceduti (come nel nostro caso) sono immobili di valore storico-artistico, per giunta adibiti ad un servizio pubblico fondamentale come l'educazione"

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