Annone, odore di cannabis in condominio. Spunta la diffida

ANNONE VENETO. Odore di cannabis nel condominio, l’amministratore si infuria e fa affiggere un cartello in cui si raccomanda di evitare di far propagare l’olezzo nelle parti comuni. . È accaduto in una palazzina di Annone, nei giorni scorsi. La situazione è leggermente migliorata nel fine settimana, ma resta monitorata.

Del fatto sono interessati anche i carabinieri della stazione di Annone, diretta dal comandante Gianluca Fasulo, ma al momento non sono in atto indagini, bensì alcuni approfondimenti conoscitivi. Resta fondato il sospetto che chi fuma la droga leggera si rifornisca in questa zona.

Tutto è nato dalle segnalazioni di un gruppo di condòmini che nei giorni natalizi avevano avvertito il classico odore di canne con una caratteristica: l’olezzo si diffondeva a tutti i piani, sulle scale, solo nel tardo pomeriggio.

Le telefonate all’amministratore si sono fatte più insistenti. A quel punto anche da qui hanno fatto due più due, indagando un po’ su quanto stava accadendo.

Dopo l’Epifania è apparso un cartello che recita così: «Nel vano scale si avverte dalle 17.30 in poi un indubbio odore di “cannabis indica”. Non entrando nel merito dell’assunzione di sostanze psicotrope, invito fermamente a mantenere la salubrità delle parti comuni, impedendo la diffusione degli effluvi. In mancanza, mi troverò nella necessaria condizione di richiedere ai carabinieri di indagare in merito».

I militari dell’Arma già erano al corrente delle esotiche abitudini di uno degli inquilini. «Di sicuro non è nostra intenzione gettare la croce contro chi assume queste sostanze» hanno dichiarato ieri pomeriggio dallo studio Camarda e Cicuto, l’associazione di professionisti che amministra l’immobile «ma la salute dei residenti della palazzina va salvaguardata. Non è possibile che sulle scalinate si avvertano odori così sgradevoli. Negli appartamenti vivono anche famiglie con bambini». —

Rosario Padovano

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