Anna Sutto si difende: «Alla festa per caso»

La dirigente comunale ripresa in mezzo a un ritrovo fascista: «Non sapevo che locale fosse» 

MIRA. Dopo le accuse piovute sulla dirigente comunale Anna Sutto, che appare in un video mentre partecipa ad una festa fascista nel pordenonense, arriva la contromossa. La stessa Sutto ha fatto arrivare al Comune, attraverso i suoi legali, una chiara dissociazione dalla manifestazione in cui appare.

La Sutto insomma si separa nettamente dall’ideologia fascista e ha fatto sapere in municipio, di essere finita in quel locale il “Teodora” di Sequals in modo del tutto fortuito e non conoscendo le simpatie politiche dei suoi titolari.

La Sutto ha spiegato insomma che in quel paese c’era andata in compagnia del marito, per visitare la casa del famoso pugile Primo Carnera e che all’interno del locale c’era finita in modo fortuito perché si trova poco distante proprio dal posto che voleva visitare.

La dirigente comunale ha dato incarico ai suoi legali di difendere la sua onorabilità e immagine professionale. Insomma sarebbero in arrivo querele. Nei giorni scorsi sono piovute critiche sulla questione sia da parte delle associazioni come l’Anpi che da parte delle altre forze politiche di sinistra. Il sindaco ha promesso un approfondimento con il segretario generale.

Nella festa privata all’interno del locale a Pordenone infatti c’erano persone che cantano “Faccetta nera” e alzano le braccia facendo il saluto romano. Lei non fa né l’uno né l’altro.

Intanto da parte di Lavinia Vivian consigliera comunale del gruppo “Mira in Comune” arriva una precisazione. «Noi non abbiamo diffuso alcun video amatoriale», spiega Vivian, «abbiamo solo segnalato un video che circolava in rete e che abbiamo trovato dai contenuti inaccettabili e sconvenienti per la presenza di un funzionario pubblico in quel contesto. Chi ha fatto e chi ha diffuso il video, non lo sappiamo». (a. ab.)

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