Animalisti: «No alle multe a chi disturba i cacciatori»

Protesta delle associazioni per la protezione degli animali in piazza Ferretto contro la proposta Berlato

MARGHERA. «Oltre al rischio di finire impallinati, adesso dovremmo pure tacere, magari anche quando vengono a sparare alle porte di casa nostra? No, noi non ci stiamo». Associazioni animaliste in piazza Ferretto, ieri pomeriggio, armate di striscioni e pettorine colorate, per protestare contro la proposta di legge regionale in discussione a palazzo Ferro Fini il prossimo 10 gennaio. Una norma che prevede multe salate per chiunque «disturbi l'attività venatoria». Una quarantina di volontari e simpatizzanti della Lega Anti Vivisezione, della Lega Italiana Protezione Uccelli e del Movimento etico per la Tutela animali e ambiente hanno trascorso mezz'ora cercando di informare e sensibilizzare i passanti sul tema, sempre sotto lo sguardo attento dei vigili urbani.

La proposta di legge, su iniziativa del consigliere regionale Sergio Berlato (Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale - Movimento per la cultura rurale), prevede sanzioni che partono da 600 e arrivano fino a 3.600 euro, sempre nel caso di «ostruzionismo, disturbo o molestie» alle attività di caccia e pesca.

«È chiaro che una simile legge viene scritta per portare al partito i voti dei cacciatori» insisteva ieri, reggendo un grande striscione, Tatiana Zanotti, responsabile della sezione lagunare della Lav «È una norma assurda. Chi abita a ridosso delle zone di caccia già ora rischia di farsi sparare addosso: in futuro non potrà neppure alzare la voce senza vedersi multare. Ma rischiano anche i tanti amanti della natura che attraversano oasi, parchi e boschi». Interesse tra i passanti, ma se il percorso della legge proseguirà le prossime manifestazioni si prospettano ancora più animate.

 

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