Animalisti mobilitati: si ferma il trasferimento del canile
MESTRE. Canile di San Giuliano, a sorpresa il trasferimento degli animali viene fermato e se ne riparla tra quindici giorni con un nuovo confronto in commissione comunale. È il risultato di quasi tre ore di dibattito e scambi di accuse ieri pomeriggio in Municipio a Mestre dove si è riunita la commissione Urbanistica convocata a discutere la mozione di Matteo Senno (Lista Brugnaro) divenuta nelle scorse ore di urgente attualità visto il tentativo martedì di attuare il trasferimento di una parte di animali al canile dell’associazione Il Parco di Musile di Piave. A seguire i lavori una cinquantina di cittadini, appartenenti a varie associazioni animaliste. E pure in disaccordo tra di loro.
Dopo tre ore di confronto e polemiche, l’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin annuncia la decisione: «Mi impegno personalmente a sospendere il trasferimento per consentire tutte le verifiche necessarie e ci rivediamo al sedicesimo giorno in commissione». Cantano vittoria, per ora, le associazioni animaliste che hanno chiesto all’assessore, nell’audizione in commissione, di rinunciare alla convenzione con il canile di Musile, non solo perché lontano da Venezia, e di preferire altre soluzioni come il canile dell’Enpa di Mira, che si era proposto. Il consigliere cinquestelle Davide Scano ha ricordato che l’attuale gestione del canile di Musile è legata, per motivi familiari, a quella che nel 2003 ha patteggiato in tribunale l’accusa di maltrattamenti. Anche l’Avz di San Giuliano ha visto aprire un procedimento in Procura per maltrattamenti che si è concluso con una archiviazione, si è saputo ieri. La polemica investe anche l’associazione che dagli anni Ottanta gestisce il canile di San Giuliano, in un clima, evidentemente, alla “tutti contro tutti”.
Il presidente di Avz, Franco Zaccarin interviene in commissione per spiegare che i lavori nel canile, dopo l’ordinanza di demolizioni di strutture abusive notificata dall’Edilizia privata del Comune, «sono già stati eseguiti tutti e non ce ne sono altri da fare. I cani quindi hanno tutti un tetto sopra la testa e le demolizioni che avrebbero potuto arrecare disturbo sono state fate tutte». Quindi, conclude Zaccarin, «il trasferimento degli animali non serve». De Martin ribatte spiegando, con evidente fastidio, di aver appreso solo ieri «da Avz che sono terminate le opere di demolizione», ma ricorda anche che nel febbraio 2016 lo stesso Zaccarin aveva scritto all’amministrazone «che il canile non poteva garantire i minimi standard di accoglienza dei cani», aprendo la strada al trasferimento, ora stoppato, dei cani. De Martin, rispondendo alle domande di Andrea Ferrazzi (Pd) ricorda che l’obiettivo dell’amministrazione comunale, con un trasferimento temporaneo, di massimo sei mesi, è quello «di arrivare a bandire una gara per la gestione del canile a San Giuliano con parametri qualitativi elevati con un progetto all’avanguardia». Bonificando anche i terreni su cui è stata realizzato, dove è stata scoperta la presenza di lastre di eternit.
Tutti chiedono un futuro certo con un bando pubblico per il canile. Lo chiedono dalla opposizione di centrosinistra e dai 5 Stelle, lo chiede la commissione della Municipalità di Mestre, lo chiede Forza Italia che ricorda anche il progetto poi sfumato di costruire un moderno canile a Dese, costo dieci miliardi di vecchie lire, e poi saltato per l’opposizione dei residenti. Silvana Tosi (Lega Nord) dopo le polemiche con l’assessore ribadisce la sua posizione contraria allo spostamento a Musile. E Senno è sulla stessa linea: il giovane consigliere alla fine chiede di annullare la convenzione viste le nuove verifiche promesse dall’assessore.
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