Aneurisma fatale, muore a 53 anni
CAVALLINO. Lutto nel mondo della voga alla veneta e fra i motociclisti del litorale per la scomparsa improvvisa di Mirco Savio a soli 53 anni per un aneurisma cerebrale.
Il conosciuto centauro e regatante di Cavallino-Treporti, più volte partecipante alla Regata Storica di Venezia e da anni caposquadra degli operatori funebri che lavorano al cimitero di Venezia, aveva accusato un dolore crescente alle cervicali la scorsa settimana mentre era in viaggio all'altezza di Roma. Il disturbo lo aveva colto in sella alla sua moto Bmw GS Adventure, acquistata da un paio di settimane, mentre con sei amici del litorale stava tornando dal Sud Italia, dove aveva trascorso alcuni giorni di vacanza.
Il gruppo, dopo aver percorso circa 3.000 chilometri in moto, aveva deciso di sostare nella capitale per due giorni per visitarne i monumenti e Mirco Savio, originario di Saccagnana ma residente a Ca' Savio, aveva invece preferito anticipare il ritorno a casa per il fastidioso dolore che lo aveva costretto a indossare un foulard sotto il casco negli ultimi giorni di viaggio.
A Roma aveva voluto comunque rassicurare gli amici, invitandoli a continuare la vacanza e decidendo di affrontare da solo le cinque ore di strada della parte finale del percorso.
Già durante il ritorno le prime avvisaglie dell'aneurisma: lentezza di riflessi, mal di testa, vista appannata e momenti di disorientamento tanto che giunto sul litorale il motociclista si era chiuso nella sua abitazione di Ca' Savio sperando che il riposo avrebbe fatto passare il malessere, ma non è stato così e quindi si è recato all'ospedale di Jesolo.
Dopo alcuni accertamenti che hanno evidenziato la gravità del suo stato di salute, il 53enne di Cavallino-Treporti è stato trasferito dapprima a San Donà per eseguire una tac, esame che ha individuato l'aneurisma cerebrale e ha fatto disporre il traferimento d'urgenza all'ospedale Dell'Angelo di Mestre, dove il personale medico, scoperta la posizione della pericolosa malformazione congenita che gli provocava mal di testa, vomito e stanchezza crecenti, ha deciso di tentare il tutto per tutto, con una complicata operazione chirurgica durata nove ore.
Nonostante abbia lottato fino alla fine, l'operazione non è bastata a salvare la vita a Mirco Savio, che si è spento dopo un aggravarsi del suo stato di salute seguito all'uscita dalla sala operatoria.
Savio, separato da anni e conosciuto dagli amici del Motoclub di Cavallino e della Canottieri Treporti per l'allegria e senso dell'amicizia, ha lasciato nel dolore il figlio trentenne Luis e tutta la famiglia d'origine ancora sotto choc per la rapidità della sua scomparsa manifestata. Non è dtsts ancora fissata la data dei funerali, che saranno officiati da don Alessandro Panzanato.
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