Andare a Venezia in bici: ecco la pista ciclabile sul ponte della Libertà
VENEZIA. Insieme al tram a Venezia arriverà anche una pista ciclabile, il sogno atteso da anni per consentire anche ai ciclisti di muoversi in tutta sicurezza, e senza rischiare la pelle, tra Mestre e Venezia. L’ultimo progetto, approvato ieri dalla giunta comunale, è frutto del lavoro degli uffici della Mobilità e di Pmv che aveva già curato lo studio di fattibilità. Un percorso ciclabile che sfrutta per gran parte il marciapiede sud del ponte della Libertà, quello che guarda in direzione del polo chimico. Tralasciata da subito l’ipotesi di intervenire sul lato ferrovia, per due motivi: uno, ovviamente lo spostamento d’aria provocato dal passaggio dei treni che correrebbero a fianco dei ciclisti, e poi il vento che soffia in quel tratto fronte parco di San Giuliano.
Il progetto prevede il recupero del marciapiede, oggi malandato, e l’inserimento nel tratto finale in direzione del Tronchetto, per circa 700 metri, di una passerella a sbalzo che consente di ovviare al restringimento naturale del marciapiede che passa da un metro e 20 centimetri a 90 centimetri, con una struttura leggera, non impattante che corre lungo il ponte fino al passaggio pedonale del Tronchetto. Per imboccare la pista da Mestre, il progetto, spiegano i tecnici della Mobilità di villa Ceresa, prevede che i ciclisti utilizzino il sottopasso ciclabile del cavalcavia di via Torino, arrivino in via Pacinotti e percorrano in sede protetta un tratto di via dell’Elettrotecnica per poi imboccare la pista all’altezza della struttura del punto informativo alberghi, ai Pili, prima dell’imbocco del ponte.
La pista, in questo modo, sarà utilizzabile in entrambe le direttrici, per andare e venire da Venezia. «Ora che è stato approvato in giunta il progetto preliminare, ci concentriamo sul definitivo e attendiamo di sapere dall’amministrazione se intende procedere con un lotto unico o due distinti», commenta da Pmv Antonio Stifanelli. «Vogliamo che la pista sia pronta per quando il tram arriverà a Venezia», dice l’assessore Ugo Bergamo.
Quindi entro la fine del 2014. Fattibile? Per Pmv, sì. In due mesi i marciapiedi si possono mettere in sicurezza, spiega Stifanelli ma bisogna organizzarsi bene. E poi ci vorrà il tempo di costruzione della passerella a sbalzo. «Abbiamo collegato nella delibera anche la nuova illuminazione del ponte», continua a spiegare Bergamo. «Assieme all’assessore Maggioni abbiamo deciso che non torneranno i lampioni ma punteremo su una illuminazione a raso, con led, che interesserà anche la pista ciclabile e che garantirà una illuminazione soffusa e gradevole ma riducendo al minimo l’inquinamento luminoso». Luci a led sulla pavimentazione anche per la pista ciclabile.
Il progetto, approvato ieri in giunta comunale, nella prima seduta dopo il rimpasto e la redistribuzione di deleghe voluta dal sindaco Orsoni, prevede un investimento di 3 milioni di euro. Fondi che saranno in parte garantiti da Avm ma contribuirà anche Pmv con 200 mila euro e poi verranno utilizzati per questo progetto i proventi delle sanzioni al codice della strada elevate lungo il ponte della Libertà.
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