Ancora vandali al parco Emmer sradicata e distrutta una giostra
MARGHERA. Ancora atti di stupido e inutile vandalismo contro la struttura pubblica del parco Emmer, sempre a scapito dei più piccoli e di chi cerca di trasformare questa grande area verde, lasciata praticamente in abbandono per troppo tempo, in una zona adatta al relax, al divertimento ed accessibile alle persone di tutte le età. Da quando è tornato fruibile in pieno, circa due anni fa, il parco è stato al centro dell’attenzione dei vandali una decina di volte: sono state colpite, a turno, l’area dei giochi e la casetta del custode, senza contare l’abbandono di rifiuti
Nei giorni scorsi, prima del previsto appuntamento per i ciclisti della domenica pomeriggio, l’ultimo episodio: ad essere colpita nuovamente la rinnovata area giochi, con una delle strutture in legno totalmente sradicata, rimossa dalla sua area di pertinenza e fatta a pezzi. Le travi di legno sono state poi abbandonate dietro alla ex casetta del custode, all’interno della quale erano evidenti i segni di un “festino notturno”.
Non paghi, i vandali hanno poi rotto il lucchetto e parte della recinzione del campetto da calcio, per poter entrare tranquillamente senza dover chiedere le chiavi, e hanno infine sradicato un palo di ferro che delimitava la pista ciclabile per usarlo come appoggio per poter più facilmente scavalcare la rete di recinzione del parco in caso di arrivo di persone indesiderate.
I danni, da una prima stima, potrebbero superare i duemila euro, spesa che figurerebbe interamente a carico della Municipalità. Sull’accaduto, è subito intervenuto duramente il delegato alle aree verdi della Municipalità Carmine Montefusco: «Abbiamo spostato l’area giochi proprio con la speranza che diminuissero gli atti vandalici», spiega. «Gli sforzi fatti dalla Municipalità, dal Comitato che gestisce il parco e dall’assessore Bettin per mettere a norma l’Emmer stanno dando ottimi risultati, ma devo notare con dispiacere che nulla si può fare contro atti di vandalismo che restano all’ordine del giorno. Il dispiacere che provo è che così si privano bambini in tenera età di aree giochi partite con il presupposto di far divertire ed interagire piccoli e grandi, anche di provenienza e cultura diversa».
I colpevoli dei vandalismi, a quanto sembra, potrebbero essere proprio ragazzi tra i quindici e i vent’anni al massimo, del quartiere, sia italiani che stranieri, che agiscono in gruppo senza mire precise, ma con il solo scopo di danneggiare, così, per divertimento. «Bisogna agire proprio su questo”, conclude Montefusco. “Chi sa e vede, non abbia paura di denunciare. In assenza delle telecamere che ho già richiesto, che almeno prevalga il senso civico degli abitanti”
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