Ancora un caso di baby-genitori: diventerà mamma a 12 anni

Lei frequenta la scuola media, il papà ha 17 anni. Le statistiche raccontano che il 38% delle 14enni ha avuto rapporti non protetti
Neonati nella nursery di un ospedale
Neonati nella nursery di un ospedale

TREVISO. Un'altra baby coppia incinta nel Trevigiano. Lei 12 anni, lui 17. Lei studentessa di scuola media, lui in età da superiori. I due giovanissimi fidanzatini hanno scoperto da poco di aspettare un bambino. Come spesso accade in questi casi, la ragazzina, insospettita da un ritardo, si sarebbe rivolta al consultorio dell'Usl. A fugare ogni dubbio: il test di gravidanza. Dopo aver appreso di portare in grembo una nuova vita, i giovani lo avrebbero comunicato ai rispettivi genitori. Immaginabile lo stupore iniziale di mamma e papà. Ma dopo lo shock iniziale, entrambe le famiglie avrebbero reagito mostrando vicinanza e supporto ai loro figli. Trattandosi di minorenni, il riserbo da parte dell'azienda sanitaria trevigiana è massimo. Come sempre nel caso di situazioni così delicate – quali le gestazioni di pazienti minorenni – i controlli medici di routine vengono affiancati da una serie di consulenze psicologiche per sostenere i ragazzi nella scelta.

Molteplici le ipotesi sul tavolo – tutte legittime – tra le quali anche la scelta di non riconoscere il neonato e darlo in adozione. Sta di fatto che ogni decisione è prematura. Il cammino per la 12enne e il 17enne della Marca dovrebbe terminare dopo l'estate, con il parto.

"Sesso tra giovanissimi senza precauzioni, aumentano i parti tra minorenni"
Pasquale Borsellino, Usl 8

Ma questa dolce attesa in tenerà età, non è la prima. La storia ricorda quanto accaduto nel giugno del 2014 a Castelfranco, dove due scolari di terza media sono diventati genitori. Dodici anni lui, tredici lei. Hanno festeggiato l'arrivo di un maschietto, inizialmente affidato alla nonna materna. Anche nel loro caso si trattava di «due ragazzi normali», come li ha sempre descritti chi li conosceva. Sono cresciuti velocemente, costretti dagli eventi. Esattamente come è accaduto anche a una 13enne che, nel febbraio di quest'anno, ha dato alla luce il suo bambino al Ca' Foncello, senza riconoscerlo. La ragazzina con il pancione aveva deciso di portare avanti la gravidanza con convinzione, affiancata dalla famiglia, ma prima di tutto guidata da una forte determinazione personale. Non se l'è sentita di mettere fine a quella nuova vita. Ha nascosto le rotondità e poi si è assentata per qualche giorno da scuola, senza motivare il perché. «Questa baby mamma non ha considerato la gravidanza solo come un incidente di percorso», ha raccontato chi l'ha incontrata.

Drammatico finale per un'altra giovanissima coppia trevigiana, lei 17enne lui maggiorenne, che nel novembre 2015 hanno abortito clandestino, sotterrando il feto in un campo vicino alla casa della ragazza nel Padovano.

Finali differenti che, comunque, mettono in luce quanto i rapporti sessuali non protetti si stiano diffondendo tra i giovanissimi. Gli ultimi dati dicono che il 38 per cento delle 14enni italiane ha già avuto il primo rapporto sessuale, senza contraccezione. Un dato che cozza con le convinzioni dei genitori: solo il 5 per cento ritiene che la propria figlia adolescente possa aver già consumato un rapporto intimo.

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