Ancora furti di rame dalle tombe nei cimiteri di Mira

«È la quarta volta che trovo tutto per aria e gli arredi spariti». Lucarda (Forza Italia): nei campisanti troppe zone al buio

ORIAGO. Ancora tombe devastate dai ladri a Oriago e Gambarare, i principali campisanti del Comune di Mira. Da una ventina di tombe sono stati portati via lumini di rame e anche statue di bronzo. A fare la brutta scoperta ieri mattina sono stati i parenti dei defunti, che hanno trovato le tombe dei loro cari con i segni delle incursioni notturne e hanno denunciato i fatti ai carabinieri.

«È la quarta volta che rubano i lumini di rame dalle tombe dei miei famigliari a Oriago», spiega Renato Pizzato, «così come dalle tombe dei miei cari ne sono state razziate altre su altre tombe. Una situazione che al cimitero di Oriago si ripete ormai con frequenza da settimane».

Si lamenta di furti anche Doriano Mao: «Hanno rubato dalle tombe dei miei parenti», spiega, «statuine di bronzo e anche lumini di rame. Non è la prima volta che ci capita. Il problema è che il cimitero di Oriago, in alcune parti, in inverno piomba nel buio dalle 15 del pomeriggio, questo perché l’illuminazione pubblica delle parti interne dell’area loculi è spenta. Non è stata fatta arrivare la corrente elettrica e non sono state posizionate le lampade». Il problema era stato segnalato anche dal consigliere di Forza Italia, Paolo Lucarda. «È da tempo che segnaliamo questo problema al cimitero di Oriago», dice Lucarda, «i ladri al buio agiscono con più facilità. Su questo problema ho fatto un’interpellanza al Comune di Mira e non mi è mai arrivata alcuna risposta».

Una situazione pesante si registra anche al cimitero di Gambarare, il più grande del Comune di Mira. Sono state razziate anche qui, negli ultimi giorni, una decina di tombe dalle quali i ladri hanno portato via i lumini in rame. Continui i furti di fiori freschi e persino di quelli di stoffa. Mentre episodi analoghi sono segnalati anche in altri Comuni della provincia. A volte sono arrivati persino a rubare i disegni dei bambini e le foto dei defunti. Ma nel mirino dei ladri sono soprattutto i lumini di rame.

Alessandro Abbadir

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia