Anche Pierre Rosenberg firma per il nuovo museo del Mercato

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Un’altra firma illustre a favore del nuovo museo del mercato e del commercio di Rialto, che si vorrebbe realizzare nel Palazzetto delle Pescherie, in base al progetto proposta dal Comitato Rialto Novo e dagli operatori dell’area realtina e che ha già ricevuto il via libera, anche se dovrà essere interamente autofinanziato, dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
La firma all’appello a favore della realizzazione del museo, che ha già raccolto oltre 4 mila adesioni, è quella di Pierre Rosenberg, già direttore e presidente del Louvre oltre che famoso storico dell'arte, che a a Venezia è di casa.
A Dorsoduro, per la precisione, nella dimora in cui Wagner scrisse il secondo atto del Tristano. Rosenberg, assieme a sua moglie, ha firmato a favore della realizzazione del museo e la sua firma si aggiunge a quella di altri nomi illustri, oltre a quella di tanti cittadini “normali” come quella dello storico dell’arte e archeologo Salvatore Settis, del disegnatore Francesco Tullio Altan. Ma anche, in area veneziana, del dottor Raffaele Santoro, già direttore dell’Archivio di Stato, del presidente dell’Ateneo Veneto Giampaolo Scarante, di Giovanni Alliata di Montereale, della Fondazione Cini.
Al progetto del museo del mercato e del commercio realtino lavorano in particolare storici veneziani come Donatella Calabi, Paolo Morachiello e Luca Molà. Un progetto di museo vivo, che racconti anche con l’uso anche di dispositivi multimediali la storia di Rialto e del suo mercato, attingendo anche alla ricchissima iconografia esistente in musei e archivi. Si potrebbe partire dalle origini del mercato che coincidono quasi con quelle della città e con le rotte commerciali, per arrivare poi alla struttura stessa del mercato e delle sue molteplici funzioni, da quelle alimentari alle attività di tipo bancario legate anche al banco giro che fecero di Venezia anche una potenza economica e monetaria. Ma tutto questo raccontato attraverso storie che possano risultare accattivanti anche per chi conosce la storia di Rialto e del suo mercato, con uno spazio naturalmente lasciato anche all’interattività. Ma è anche fondamentale che il museo, per il quale è possibile immaginare anche un sistema di visite guidate, sia collegato al mercato di oggi, alla presenza attuale degli operatori. Prevista all’esterno del palazzetto delle Pescherie dove dovrebbe essere collocato il museo del mercato di Rialro, anche l’installazione di alcuni «totem» informativi che dovrebbero essere distribuiti all’esterno in corrispondenza dei luoghi di maggior interesse storico e artistico. —
E.T.
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